C'era una volta , e c 'e ' ancora, un imponente castello bianco che domina da tempo immemore la valle di Cison . All'ombra del castello , incastonata tra il verde acceso dei prati e quello più carico delle colline, una piccola casa dai balconi azzurri , un recinto di legno chiaro , un'altalena nel giardino punteggiato di fiori. Ad accogliere il viandante una fata gentile dai capelli grigi spruzzati di lilla ed il suo cavaliere Alessandro; aprono all'ospite le porte della loro casa, lo accompagnano per una stretta scala che crepita ad ogni passo e lo lasciano ad osservare meravigliato quella stanza sterminata , sferzata dalla luce che entra da ogni finestra e riscaldata dai colori che la fata ha sapientemente accostato . Il giallo , il prugna, le fantasie fiorate delle tende lasciate penzolare in un gioco solo apparentemente casuale, la biancheria raffinata , il legno vetusto delle travi , l' intonaco grezzo ed il pezzo di raffinato design: qui il viandante potrà finalmente riposare sprofondando nel letto ristoratore oppure aspettare , da sveglio, che la luce del mattino inondi la stanza e ne sveli ogni angolo, ogni oggetto, ogni studiato particolare.