Sono tornato dopo 15 anni sulla costa keniota dopo averci passato molto tempo negli anni ‘80-90, ma fuggito dopo l’arrivo massiccio dei turisti italiani. Watamu è completamente cambiata: dal tranquillo villaggio di pescatori è diventata una piccola città con improbabili bar e ristoranti chiaramente italiani e spiagge attrezzate. Però però... nonostante gli italiani (turisti e residenti) le spiagge di Garoda, blue bay e jakaranda sono sempre bellissime, i ghiriama sono sempre gentili e disponibili (con i Beach Boys basta parlargli in swahili e si allontanano in cerca di msungu...), il cibo è ottimo.
Il Baobab Village è una ottima soluzione per evitare i turisti degli alberghi: 4 grandi ville tipiche della Costa con classico tetto in makuti, stanze e bagni molto grandi con aria condizionata, fan e zanzariere, tipico giardino tropicale ben curato così come la grande piscina comune di acqua di mare sempre pulita. La privacy è assoluta anche perché le case sono ben frequentate soprattutto da persone abituate a viaggiare. Come da buone abitudini kenyote, personale numeroso, gentile e preparato con boys, cuoco, giardiniere, ascari, massaggiatrice.
Complimenti al proprietario (Marco S), grazie di cuore al manager David (campione di problem solving) e al bravissimo cuoco Erasmus (fettuccine e gnocchi fatti in casa, ma anche samoza, pollo swahili, ginger crabs...).
In conclusione, la migliore soluzione per visitare la bellissima costa keniota in tranquillità evitando il pessimo circuito turistico degli italiani.