La struttura è situata a Terrasini, borgo di mare e pescatori, al centro di un territorio poco distante dalle incantevoli città di Palermo e Trapani nonché dall’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo-Punta Raisi. Il comune sito ai piedi del promontorio di Capo Rama, riserva naturale orientata, inebrierà i vostri sensi con la vista di splendide spiagge, misteriose grotte e speroni rocciosi dal colore rosso intenso reso ancor più vivo dai suggestivi tramonti che vi regaleranno panorami da sogno.
Le tre camere, dai nomi siciliani, sono cosi chiamate: camera Carrettu, camera Mungibeddu, camera Tempiu Grecu. La prima simboleggia un carretto esploso i cui elementi, come le fiancate (i masciddara) e la ruota (a rota) sono sparsi e riconvertiti in pezzi di arredo trattati con piu mani di colo...
La struttura è situata a Terrasini, borgo di mare e pescatori, al centro di un territorio poco distante dalle incantevoli città di Palermo e Trapani nonché dall’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo-Punta Raisi. Il comune sito ai piedi del promontorio di Capo Rama, riserva naturale orientata, inebrierà i vostri sensi con la vista di splendide spiagge, misteriose grotte e speroni rocciosi dal colore rosso intenso reso ancor più vivo dai suggestivi tramonti che vi regaleranno panorami da sogno.
Le tre camere, dai nomi siciliani, sono cosi chiamate: camera Carrettu, camera Mungibeddu, camera Tempiu Grecu. La prima simboleggia un carretto esploso i cui elementi, come le fiancate (i masciddara) e la ruota (a rota) sono sparsi e riconvertiti in pezzi di arredo trattati con piu mani di colore e dipinti con motivi geometrici che ne fanno 'una gala di colori, una esplosione di luce”. Ai più curiosi e amanti del sapere siciliano consigliamo di visitare la mostra permanente del carretto siciliano esposta a Palazzo D’Aumale.
La camera Mungibeddu ricorda “Etna fumoso, colonna del cielo, perenne nutrice di fulgida neve, tra le cui latebre rigghiano fonti purissime d’orrido fuoco” – Essa con i suoi crateri e la pietra lavica porosa sottolinea la maestosità e l’imprevedibilità di un fenomeno della natura che Pindaro, nel V secolo a.C.. consacrava così nei suoi versi. I toni del nero, del grigio, del bianco riecheggiano i fumi, i vapori, le nevicate che contribuiscono ad accrescere la magnifica suggestività di questo luogo che i siciliani chiamano anche “a Muntagna”.
Ed infine la camera Tempiu Grecu con i suoi elementi strutturali quali timpano, colonne, capitello vi porterà indietro nel tempo, in età arcaica, facendovi rivivere l’atmosfera monumentale e raffinata della cultura greca resa romantica da luci soffuse che mettono in risalto particolari come le scanalature del fusto dorico dal colore ocra.Più