C'è qualcosa che, varcando il cancello del Resort Della Genga e inoltrandosi nel bosco, improvvisamente si mette a tacere.
Tace così forte che si è costretti a chiedersi cosa sia e la risposta, per quanto sorprendente, non tarda ad arrivare.
A tacere è il brusio del quotidiano. E' quel tappeto di pensieri incongrui, aggressivi, molesti e abitudinari che ci portiamo appresso senza nemmeno accorgercene più.
Al Della Genga ci si sente come dopo aver chiuso la porta di casa sul naso di un arrogante seccatore: liberati dall'obbligo di ragionarci.
D'altronde secoli di evoluzione ci hanno dimostrato che l'essere umano è adattabile alle esigenze esterne e in questo luogo, ragionare non serve.
Serve guardare, ascoltare, annusare, tacere e stupirsi. Serve la resa.
I consueti aggettivi sono inutili quando “il mondo” rimane fuori dal cancello.