Tutta la Valnerina è oggi riconosciuta come una palestra all'aria aperta dove i più esperti, ma anche le famiglie con bambini possono riscoprire il piacere di una vacanza attiva e divertente nella natura. È inoltre un territorio ricco di spiritualità, che ha dato i natali a Santa Rita da Cascia e San Benedetto da Norcia, due delle colonne portanti della cristianità.
È un territorio che si è conservato pressochè integro, sprezzante delle offese che la modernità cerca di arrecargli, con i suoi monti che sembrano ergersi a difesa del territorio offrendo così un'esperienza edenica, unica ed irripetibile.
Sono questi monti i custodi di un'inimitabile vallata, da proteggere come l'ultima rimasta di un'epoca remota e ormai quasi estinta, con paesi fra i monti che sembrano venire direttamente dal passato, lo sciabordare dell'acqua lungo i numerosi fiumi, i colori, i profumi, i sapori. Tutto capace di suscitare delle emozioni che difficilmente saranno dimenticate da chi visita questi luoghi.
Ferentillo-Nicciano immagine Ferentillo-Nicciano
DISLIVELLO: 220 mt
DIFFICOLTÀ: T
SVILUPPO: 5, 600 Km
DURATA: circa 1h 50' andata e ritorno
SEGNALETICA: segnavia bianco-rossi
Dall'abitato di Ferentillo-Matterella, di fronte alla monumentale Collegiata di Santa Maria, si procede in salita su strada, dapprima su fondo in cemento, poi su fondo sterrato. Si incontra l'edicola di San Rocco, quindi in breve si giunge all'abitato di Gabbio, preceduto da una fonte. Lo si attraversa fra vestigia di epoche storiche diverse, che testimoniano le vicende di questo centro dal medioevo fino allo spopolamento del secolo scorso e l'incipiente ristrutturazione attuale. Tra queste urge segnalare la chiesa di San Vincenzo Martire, in origine romanica, rimaneggiata nel corso dei secoli. Superato Gabbio, si procede su mulattiera storica, incontrando i resti di una calcinaia. Superato il bivio per Lorino, si prosegue fino all'abitato di Nicciano (475 slm).
Si rientra percorrendo lo stesso itinerario fino ad un bivio, si devia a destra lungo una strada sterrata che si abbandona poco dopo per imboccare una mulattiera, lungo la quale si incontra un rudere di calcinaia di rilevanti dimensioni, debitamente corredata da un pannello illustrato. La mulattiera, spesso abusivamente percorsa con grave danno da motocicli, termina sulla strada sterrata che conduce da Ferentillo a Gabbio. Da Gabbio si ritorna a Ferentillo per l'itinerario di andata.
Ferentillo-Rocca della Matterella immagine Ferentillo-Rocca della Matterella
Dislivello: 270m
Tempo di salita: 1 ora
Tempo di discesa: 1 ora
Segnaletica: parzialmente segnato
Partenza da Largo Furio Miselli, si prende a piedi Via Campania che sale oltrepassando delle case di recente costruzione e si divide in due: si prende la strada a sinistra seguendo i cartelli per Gabbio; superato il piccolo paese, si procede verso est su una stradina sterrata tra gli ulivi e si percorre poi un viottolo erboso tra muretti a secco, ginestre e lecci scendendo fino alla Rocca.
Ferentillo-Umbriano immagine Ferentillo-Umbriano
DISLIVELLO: 400 mt in salita
TIPOLOGIA: traversata
DIFFICOLTÀ: E
SVILUPPO: 8, 700 Km fino a Colleponte
DURATA: circa 4h per a traversata fino a Colleponte
SEGNALETICA: assente fino ad Umbriano, quindi segnavia bianco-rossi
Itinerario lungo e articolato, che racchiude alcuni fra gli scorci più suggestivi della Valnerina. Necessita di esperienza e di capacità di orientamento strumentale, con uso di carta topografica, bussola ed altimetro.
È necessario predisporre il ritorno al punto di partenza attraverso mezzi propri.
Il cammino avvia dalla frazione di Monterivoso, a breve distanza da Precetto dove si trova un originale museo etnografico, ma anche la chiesa di sant'Antonio, a ridosso di una delle numerose torri alla sommità del borgo, che dall'epoca medioevale presidiavano il territorio di Ferentillo. Una mulattiera, costeggiando una coltivazione di ulivi, tipica di questo territorio, permette di ammirare i ruderi della chiesa di San Nicola, attualmente in ristrutturazione. In cima all'uliveto una sterrata porta alla confluenza con la strada che sale a Colle Oliva. Il piccolo abitato, pressoché disabitato, ma in buona parte restaurato, offre un magnifico affaccio sul fosso del Castellone, sul paese di Castellonalto e sul Monte Berretta e sul M. te Aspra. Per una strada sterrata in salita si raggiunge una sella tra il M. te S. Angelo e la Stallaccia, altri luoghi di interesse paesaggistico e storico. Da qui è possibile ammirare uno stupendo affaccio sulla Valnerina, sul M. te Solenne e sulla Abbazia di San Pietro in Valle, uno dei più antichi centri benedettini, di rilevante importanza religiosa e politica, sulla cui storia si invita ad approfondire. Un'esigua traccia in discesa, che in breve diviene un sentiero ben marcato, ma sempre in assenza di segnaletica, conduce ad una fonte, quindi, attraversando un fosso, al paese abbandonato di Umbriano, antico castello di pendio. Una mulattiera conduce agevolmente a Colleponte, quel che resta di un antico borgo di origine medioevale a ridosso di Macenano, insieme al quale formava il castello di Capo La Terra.
Ferentillo-Umbriano-Colleponte immagine Ferentillo-Umbriano-Colleponte
DISLIVELLO IN SALITA: 529 mt
DIFFICOLTÀ: E+
SVILUPPO: 14, 720 Km
DURATA: circa 5h 20' per l'anello completo
SEGNALETICA: assente fino al paese di Umbriano, poi segnavia bianco-rossi
Itinerario lungo e articolato, che racchiude alcuni fra gli scorci più suggestivi della Valnerina. Necessita di esperienza e di capacità di orientamento strumentale, con uso di carta topografica, bussola ed altimetro.
Il cammino avvia dalla frazione di Monterivoso, a breve distanza da Precetto dove si trova un originale museo etnografico, ma anche la chiesa di sant'Antonio, a ridosso di una delle numerose torri alla sommità del borgo, che dall'epoca medioevale presidiavano il territorio di Ferentillo. Una mulattiera, costeggiando una coltivazione di ulivi, tipica di questo territorio, permette di ammirare i ruderi della chiesa di San Nicola, attualmente in ristrutturazione. In cima all'uliveto una sterrata porta alla confluenza con la strada che sale a Colle Oliva. Il piccolo abitato, pressoché disabitato, ma in buona parte restaurato, offre un magnifico affaccio sul fosso del Castellone, sul paese di Castellonalto e sul Monte Berretta e sul M. te Aspra. Per una strada sterrata in salita si raggiunge una sella tra il M. te S. Angelo e la Stallaccia, altri luoghi di interesse paesaggistico e storico. Da qui è possibile godere uno stupendo affaccio sulla Valnerina, sul M. te Solenne e sulla Abbazia di San Pietro in Valle, uno dei più antichi centri benedettini, di rilevante importanza religiosa e politica, sulla cui storia si invita ad approfondire. Un'esigua traccia in discesa, che in breve diviene un sentiero ben marcato, ma sempre in assenza di segnaletica, conduce ad una fonte, quindi, attraversando un fosso, al paese abbandonato di Umbriano, antico castello di pendio. Una mulattiera conduce agevolmente a Colleponte, quel che resta di un antico borgo di origine medioevale a ridosso di Macenano, insieme al quale formava il castello di Capo La Terra. Tornando indietro da questo piccolo borgo, si giunge al bivio per Ferentillo e costeggiando il fiume, su facile sterrata, si ritorna a Ferentillo (Precetto), quindi a Monterivoso.