Sono tornato a Filicudi dopo molti anni (13-15), ora con mia moglie che invece non la conosceva. Ci ero andato la prima volta nel lontano 1984, quando lavorai per tre anni in Sicilia, e ci ero tornato in più occasioni. Ho verificato cambiamenti e continuità e leggendo oggi le altre recensioni mi è venuto da sorridere, immaginando le diverse aspettative ed emozioni che le hanno generate e che negli anni e in varie occasioni e posti credo di aver sperimentato. Andando per ordine, però, mi pare utile cominciare con un avviso.
Il problema di molte isole, queste comprese, rimangono sempre i collegamenti con la terraferma, che possono venire interrotti per cattivo tempo senza che sia dato di capire cosa succederà (i comandanti dei battelli possono decidere se viaggiare o meno e le scelte di alcuni sono poi oggetto di notevoli discussioni). Verificare le previsioni meteo relativamente ad entrambi i viaggi è quindi fondamentale.
Già in passato ero stato a Villa La Rosa e avevo fatto amicizia con vari membri della famiglia, sempre cortesi e disponibili, persino a fronte di richieste (o pretese) poco sensate (il cliente non ha sempre ragione, così come non l'ha sempre l'albergatore..) non infrequenti. Ci siamo tornati anche in questa occasione e ne siamo stati contenti.
IL B&B è in realtà più di questo (ci sono ristorante, pizzeria, bar gelateria ed anche una pista da ballo coperta) ma non è certo un albergo di lusso: le camere sono spartane ma pulite e in genere ampie, i letti comodi (per chi ama materassi duri). Una avvertenza generale però può essere utile: alcuni standard sono tendenzialmente diversi tra Sicilia in generale ed altre aree del Nord del Paese. Dunque chi si aspetta una corrispondenza con modelli di ospitalità internazionali è destinato a rimanere deluso. Il tema delle differenze è complessissimo, io lo sintetizzo qui dicendo che si guadagna in rapporti umani e si perde un po' in efficienza.
Questo è tanto più vero per strutture relativamente piccole ed a gestione famigliare, che evidenziano una variabilità maggiore. Noi però non amiamo gli standard internazionali asettici e monotoni e l'ultima vacanza (lo scorso anno, un regalo che ricevemmo) in un grande albergo di lusso a Rodi non ci ha particolarmente soddisfatto proprio per questo.
Le camere del B&B sono in due siti diversi, entrambi a poche centinaia di metri dalla costruzione centrale: tre in una vecchia casa eoliana rimodernata, che gode di una vista notevole su parte dell'isola e sulle altre isole, ed un numero maggiore di recente costruzione, la cui ridotta vista è compensata da un giardino che è già notevole e che, crediamo, col tempo diverrà uno spettacolo in sè. Le torce (meglio ancora i frontalini) sono utili negli spostamenti serali, specie in assenza di luna.
In più occasioni (ci siamo fermati 10 gg e abbiamo sempre cenato da loro) la cucina di Adelaide è stata davvero clamorosa (consigliamo vivamente di provare la pasta al pesto di capperi oltre ai tanti piatti di pesce). Certo chiedere che pesce fresco c'è quel giorno è sempre utile e tanto più in serate movimentate (a settembre ci sono state alcune cene in cui si sono succedute forse un centinaio di persone), in cui arrivano a ondate decine di persone tutte rigorosamente senza aver prenotato.. Conosciamo molti ristoranti che manderebbero via le persone senza prenotazione ma a Filicudi non si usa e possono farne le spese, in una certa misura, tutti.
Grazie a Mimmo (prima che dovesse partire) e Gabriele mi sono fatto una piccola (per miei limiti di tempo, e non solo) cultura dal vivo sui vini bianchi siciliani (aumentati molto in numero e qualità in questi ultimi 15 anni) e con Lucia, vivacissima capostipite della famiglia (una vera forza benevola della natura se sai riconoscerla), ho condiviso informazioni e riflessioni sull'evoluzione di quella parte di mondo
Certo l'impressione che abbiamo avuto è che la capacità organizzativa e l'autorevolezza che Mimmo si è conquistato negli anni aiutino molto a garantire un andamento più regolare ed a fronteggiare con tranquillità eventuali imprevisti, ma sappiamo che per vivere deve avere anche un altro lavoro ed a giugno e settembre gli tocca spesso fare la spola tra Nord e Sud.
Ci sono anche altre persone della famiglia (Stefano e Daniela e la moglie di Stefano, Caterina) e non (noi abbiamo conosciuto in particolare il gentilissimo Julio al bar e l'efficientissima tuttofare Cristina) che lavorano nella struttura e sappiamo che ad agosto erano davvero in tanti. Non ci chiediamo neppure che complicazioni possano esserci in quel periodo: finchè possiamo andiamo in vacanza in altri mesi.