Sarà per l'atmosfera creata da questo piccolissimo e suggestivo borgo, sarà per la familiarità con la quale si è accolti dai proprietari ma quando si entra in questo ristorante, si entra in un'altra dimensione. Abbiamo prenotato con una settimana di anticipo perché il ristorante è piccolo e non è facile trovare posto. La proprietaria ci ha chiesto cosa volevamo mangiare (crescentine o altro) perché in funzione di quello avrebbe fatto la spesa. Questo la dice lunga sulla genuinità dei piatti. All'arrivo ci ha accolti il "Conte", un simpatico giovanotto, quasi ottantenne che ci ha fatto accomodare e per la scelta del vino ci ha portato direttamente al frigo-cantina e ci ha detto: "scegliete pure voi quello che volete". Noi siamo stati sulle classiche crescentine (guai a chiamarle tigelle!!) che vengono cotte ancora sulla pietra e accompagnate da salsicce, costine e pollo in umido. Poi gnocco fritto, borlenghi e un buonissimo spezzatino con i funghi. Tutto molto buono e gustoso. Abbiamo concluso con i dolci della casa, caffè e digestivi. Prezzo finale veramente molto basso considerato quello che abbiamo mangiato. Da ripetere, magari provando le minestre che dall'aspetto sembrano ottime.
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