Trattasi di locale che negli ultimi anni si è fatto conoscere ('migrano' da Cervia e Milano Marittima spesso e volentieri) ma che, complice forse una crescita incontrollata, palesa problemi evidenti. Pur collocati a un passo dalla spiaggia, in una splendida e fresca serata d'agosto in cui il locale è pienissimo, incappiamo in una serata davvero scadente da un punto di vista della cucina.
Gruppo di una dozzina di persone a cena, procediamo all'ordine e dopo tre interminabili quarti d'ora arrivano gli antipasti: si cominicia dal freddo (Santo Dio, antipasto freddo, 45 minuti: si può?), poi il caldo, per un bilancio abbastanza ordinario. Poi tagliolino all'astice: i crostacei convincono, i tagliolini sono passati di cottura e sono spappolati... tirati contro il muro rotolerebbero sulla parete prima di cadere a terra. Disastro totale con le mazzancolle in crosta di patate. Anche qui il pesce sarebbe ottimo, grosso e carnoso... non fosse per la crosta di patate che lo avvolge... e per la frittura cui è stata piegata... frittura avvenuta presumibilmente dentro ad una friggitrice recante olio esausto e maleodorante (prova ne sia che un paio di fritti presi da miei commensali palesano esattamente lo stesso problema). Qualche dolce, qualche caffè, qualche bottiglia di vino... 3 ore dopo il nostro arrivo, ecco il conto: 55 euro a cranio. Somma che, badate bene, sarebbe "tollerabile" se quanto portato fosse stato cucinato decentemente, ma che ovviamente diventa intollerabile a fronte della pessima prestazione della cucina e dei tempi sfiancanti.
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