Al teatro del Maggio Firenze abbiamo assistito allo spettacolo Shen Yun a Dicembre 2023, avevamo i Leggi il seguito
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Abbiamo assistito allo spettacolo shen yun. Esperienza più che negativa. Nulla a che vedere con Leggi il seguito
Spettacolo "Shen Yun" Firenze 28 Dicembre 2019
Ho appena assistito allo spettacolo "Shen Yun" e dopo l'enfatizzazione ben messa a punto dall' entourage organizzativo con la massiccia propaganda effettuata a suon di brochure illustrative voluminosissime e sfolgoranti, video promo, interviste a personaggi dove si raccolgono commenti esclusivamente entusiastici, volti ad esaltare l'unicità mondiale dell'evento, il tutto unito al costo non indifferente dei biglietti (che vanno da € 77,00 ad € 145,20), più che a uno spettacolo, si faceva presagire ad un "kolossal"...........ahimè, il ritorno alla realtà è stato immediato e ciò che si prospettava davanti agli occhi, era soltanto una grande delusione.
Belle alcune scenografie con immagini di elevata cromaticità, altre ai limiti del videogame e del kitsch.
Belli alcuni costumi anch'essi enfatizzati dalle luci del teatro.
Musica ben suonata dall'orchestra, assolutamente non in stile "cinese" come facevano presagire le brochure; orchestra che avremmo apprezzato sicuramente di più in un concerto, dove i musicisti sarebbero stati più apprezzabili al di fuori della "buca" e dove gli stessi avrebbero potuto ampliare il loro range dinamico, non dovendo fare soltanto d'accompagnamento allo apettacolo.
Non posso dire altrettanto per il soprano ed il tenore, assolutamente non di alto livello per un teatro di opera, avendo avuto in passate occasioni, la fortuna di ascoltare altri interpreti di ben altro spessore.
Ma veniamo alle note più dolenti e a mio parere non ve ne sono poche:
La rappresentazioni, tanti piccoli quadretti di pochi minuti, molto elementari e che a breve diventano assai ripetitivi e che ben poco suscitano nello spettatore, ne coinvolgimento ne tantomeno emozione.
La rappresentazione dei contenuti, quasi da recita di scuola elementare.
Uomini e donne "quasi" mai insieme sul palco; alle donne riservate quasi esclusivamente parti coreografiche, mentre agli uomini riservate quelle atletiche, fatte di salti e volteggi, ma che al nostro Bolle avrebbero fatto sorridere..........
Molto catechismo con riferimenti al Tao e a una sua setta.
Brevi rappresentazioni interrotte ogni volta dalla presentazione in italiano e cinese (e non viceversa), spiegazioni lasciate in mano a due "persone robot", che di enfasi a ciò che introducevano ne davano ben poca.
Sfogliando il programma e consultando l'altro materiale riguardante lo spettacolo, si legge che la compagnia ha sede a New York e nessun interprete è nato in Cina (salvo una) e infatti nello spettacolo c'è più America che Cina, come in una delle rappresentazioni, dove il santone è identico a quello di Kill bill.
Certamente più spettacolo, che poesia o dramma (ma di livello mediocre), va bene la critica allo stato cinese, ma qui è fatta in maniera dottrinale, a volte a limite del ridicolo con il cartello "daffna is good".
Si, a volte si ha la percezione di "propaganda inversa" scientemente studiata a tavolino, da mandare a giro per il mondo.........
Applausi di pura cortesia, più all'orchestra che ai ballerini.
Per quanto precedentemente evidenziato, mi vedo costretto a scindere i voti; allo spettacolo in termini di contenuti, rappresentazioni,danza e coinvolgimento emotivo, do un voto di 5 tendente al basso, dove il tendente al basso non è un 5 - - , ma bensì un 4 e mezzo .
Mentre all'orchestra do un voto di 7 che potrebbe salire, se ascoltata singolarmente in concerto.
Per quanto offre lo spettacolo e il costo dei biglietti, sconsiglio l'evento.
Cristiano
Se si assiste ad uno spettacolo seduti nelle prime file della galleria, la visione sarà del tutto sciupata dalla ringhiera metallica della balaustra di legno, che taglia la vista del palco a metà. Le ripartizioni verticali della stessa balaustra, poi, peggiorano ancor di più la visione, per quegli spettatori sfortunati che hanno acquistato il biglietto nella prima fila della galleria, di fronte ai ritti metallici. Pazzesco! Da progettista, sono sconvolta da tanta incapacità. So bene che ci sono regole da rispettare per la sicurezza, ma non si può realizzare una galleria di teatro con questo handicap. Possibile che nessuno si sia reso conto di questo errore progettuale? Possibile che si faccia finta di niente? Possibile che si continui a vendere i biglietti per posti dai quali non si può godere dello spettacolo? Nelle prime file della galleria, per vedere il palco nella sua interezza, si deve stare letteralmente sdraiati sulle poltrone (e la barra orizzontale si troverà sopra il palco) oppure ci si dovrebbero portare tre cuscini, per stare seduti alti (e parare la vista a chi siede dietro). VERGOGNOSO.
Parlare di delusione è ben poco. Non c'è bisogno di essere stati in Cina ad assistere a spettacoli veramente di pregio, caratteristici, ricchi cultura e di arte per capire di quanto sia stata mediocre questa esibizione. Poco credibile spacciarla come esempio di cultura classica cinese quando tutto risente di una occidentalizzazione palese, dalla musica, ai passi di danza, fino quasi anche i costumi, talvolta perfino ridicoli.
Al massimo uno spettacolino da piazza, da assistere gratis o al costo di un film al cinema. Tra l'altro proposto da una associazione no-profit! Aver speso 132 € per un posto laterale in terza fila (tanto quanto per vedere un balletto di Tchaikovsky!) non può certo considerarsi no-profit!
ASSOLUTAMENTE DA EVITARE.
Facile da raggiungere, parcheggi nelle vicinanze, bella dall'esterno la struttura , non posso esprimermi sull'acustica avendo visto il balletto mediocre dello Shen Yun. Con quello che è costato potevano utilizzare del vetro antisfondamento al posto del bruttissimo corrimano dell galleria che impedisce la visuale alle relative prime file.
Non sono esperta di lirica e non ho visto molti teatri in vita mia ma questa serata è stata una bellissima esperienza....una traviata moderna, diversa dal solito, un luogo molto curato e moderno peccato che non si veda l'orchestra .....mi piacerebbe tornarci a vedere pure altro.
Indipendentemente dalla qualità degli spettacoli, il Teatro è di grande bellezza sia esterna sia, soprattutto, all'interno. La ricerca dei materiali e delle forme riescono a farne, a mio avviso, uno dei teatri d'eccellenza nel risultato acustico. Splendido il colpo d'occhio sul centro della città. Unico neo: l'organizzazione approssimativa dei punti ristoro