Non hai visitato Santa Margherita se prima non hai fatto visita a Seghezzo. Credo sia da definirsi una drogheria, come quelle che c'erano un tempo, e a conferma di questo gli arredi sono rimasto gli stessi negli anni, senza assolutamente sembrare poco curato...anzi!
Quando si entra c'è un enorme banco pieno di caramelle di tutti i tipi e cioccolato, personalmente credo sia la più ampia varietà di dolci vista prima. Cmq c'è spazio anche per il salato, consiglio vivamente di provare il carpaccio di polpo e zucchine e quello di spada. Anche le verdure ripiene sono degne di nota, insieme alle torte (sia dolci che salate). C'è una buona varietà (e qualità) di salumi e formaggi. A completare l'opera un'ampia e varia enoteca, e non perdete l'occasione di farvi consigliare qualche vino locale (lato mio consiglio il Pigato, Cascina Feipù dei Masseretti).
Al netto di quello che poi acquisterete/assaggerete, consiglio cmq di entrarci anche solo per dare una sbirciatina e prendere un caffè (esiste un piccolo angolo bar all'interno).

Le due cose del titolo non mi pare ci siano tra gli scaffali e nei meandri della antica drogheria; anzi, a ben pensare forse i profumi in senso proprio no, ma quelli delle spezie rare certamente sì. Per il resto credo ci si trovi qualunque cosa. È la dimostrazione palese della occupazione anche simbolica che la Milano delle antiche botteghe ha operato da decenni su questo luogo assai bello e antico del Tigullio. Ci si sbalordisce della capacità dei titolari di procurarsi ogni cosa ai massimi livelli, con semplicità e senza finzioni virtuosistiche. Dalle caramelline di una volta i liquori da tutto il mondo conosciuto, forse anche qualche intruglio degli Aborigeni australiani (secondo me, se lo si chiede, potrebbe spuntare da qualche recesso della bottega). Ci si può comprare anche solo un quartino di latte fresco o una foglia di insalata, ma molto meglio se un tè raro o un lucido introvabile. Va visitato come un museo, altroché EXPO!