Siamo in mezzo alla foresta pluviale, a due passi dalla Core Area (il nucleo originario). Il Tabin Wildlife Resort non è un luogo di villeggiatura, ma una base di partenza per safari ed escursioni nella giungla. E' anche il punto d'appoggio di ricercatori tedeschi ed inglesi che si occupano di progetti per la difesa del rinoceronte del Borneo e degli orangotango. Quindi non aspettatevi un trattamento alberghiero di alto livello, ma un campo base, dotato dei servizi necessari a chi è in viaggio per esplorare una Natura incontaminata.
La struttura è estremamente affascinante, immersa nella vegetazione tropicale, e composta da costruzioni in legno aperte (ristorante e sala comune) e piccoli lodge sul fiume o appoggiati su di una piccola collina, collegati tra loro da passerelle.
Noi (io, mio marito e due bimbi di 4 e 9 anni) abbiamo soggiornato in un lodge sul fiume. La camera era spaziosa, completamente in legno, decorosamente pulita, dotata di aria condizionata (un po' datata), ventilatori, bollitore per the e caffé e kit da toilette (sapone e doccia-schiuma). Il bagno, molto piccolo, era essenziale e sufficientemente pulito. Davvero bello, invece, il balconcino sul fiume, da cui ascoltare l'acqua scorrere ed osservare gli animali che, al mattino presto, arrivano sugli alberi.
Il ristorante, lindo, è a buffet, con un'offerta molto semplice di piatti malesi, ma ben preparati, di stampo casalingo.
Il punto di forza del resort è l'organizzazione delle escursioni, sia in jeep che a piedi (meravigliosa la passeggiata al vulcano di fango ed alla cascata del fiume Lipad, per cui vengono forniti stivali di gomma anche in misura bambino), diurne e notturne. Le jeep sono in realtà dei pick-up dotati, nella parte scoperta, di panche imbottite. Il ché permette di osservare e fotografare al meglio uccelli, scimmie, orangotango, leopard cat, lemuri, varani, insetti e serpenti. Ovviamente non sono il massimo della comodità, ma non è questo il loro scopo.
La foresta che viene fatta visitare è quella secondaria, ovvero la parte più recente con alberi più bassi e, quindi, un sottobosco più rigoglioso. I motivi sono due: è la zona più ricca di germogli dove gli animali vengono a mangiare (quindi è più facile vederli) e più sicura (un paio d'anni fa, nella foresta primaria, una donna è morta calpestata da un elefante pigmeo). Ma, su richiesta, la nostra bravissima e simpatica guida, Mohammed, ci ha portato nella foresta primaria, in jeep, fino al confine con la Core Area ed è stata un'esperienza indimenticabile.
Da non perdere il pediluvio con le erbe della foresta del Borneo e le maschere di fango vulcanico per riprendersi dalle fatiche delle escursioni.
I nostri bambini hanno poi ricevuto un trattamento davvero speciale: Mohammed ha dedicato loro lunghe ore tra spiegazioni e racconti, compilando di sera l'agenda degli avvistamenti e, talvolta, trasportando il piccolo in braccio attraverso i percorsi più accidentati nella foresta.
Una vera avventura!!!
Anche noi abbiamo sentito parlare di Danum Valley, ma, a parte i prezzi decisamente alti, ci è stato detto da amici che si tratta di una soluzione molto più turistica. Nonostante sia all'interno della foresta primaria, i percorsi sono sentieri ben delimitati, da cui non si può uscire, ed estremamente affollati. Si perde così il piacere d'immergersi nella natura, sentendosi invece in gita scolastica.
Consiglio vivamente il Tabin Wildife Resort, dove passione e professionalità si uniscono alla natura selvaggia con amore e dolcezza.