29.04.2012
Sveglia alle 6.00 oggi ci aspetta un lungo cammino per arrivare a Sigiria. Ci sono molti fattori per rimanere affascinati da questo luogo: ambientazione, reperti storici, splendidi affreschi, paesaggi e il fascino di questa enorme roccia che appare inaccessibile collocata in mezzo ad un’immensa pianura. Inutile dilungarsi in descrizioni me assolutamente da non perdere!
Riprendiamo il cammino verso Polonnaruwa dove visitiamo le rovine dell’antica città, il sito è enorme ci spostiamo verso il quadrilatero e scopriamo di essere davvero fortunati: tra pochi giorni ci sarà la luna piena ed essendo il mese di maggio, per i buddhisti sarà una festa grandiosa. In questa parte del sito troviamo tantissima gente vestita di bianco seduta sui prati che recita “mantra” passiamo tra di loro per raggiungere le statue di Buddha. La scena che ci si presenta è terribile: un serpente nero ci attraversa la strada e vola letteralmente tra alcune donne sedute, le ragazze si alzano e si agitano mentre le più anziane restano impassibili e continuano le loro “preghiere”.
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Finita la visita riprendiamo il cammino ma è già ora di pranzo, ci fermiamo a lato della strada dove una coppia di anziani vende pannocchie e condividiamo con loro il nostro abituale pranzo di frutta: banane, ananas e biscotti al cocco. Proseguiamo verso Medirigiriya e il tempio purtroppo poco visitato di Madalagiri Vihara che vale sicuramente una tappa. Finita la visita entriamo un po’ nella foresta per fare visita alla suocera di Upa che vive proprio nelle vicinanze.
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L’accoglienza è calorosa, come tipico della popolazione singalese, il tempo di bere un te in compagnia e si riparte verso l’hotel Giritale. Anche questa giornata è giunta al termine.
30.04.2012
La nostra meta finale di oggi è Anuradhapura, ma le tappe sono molte. Arriviamo nella zona di Ritigala e ci fermiamo in un orfanotrofio per elefanti aperto da poco, ci sono quattro cuccioli che verranno allevati e rimarranno in questo posto fino ai 5 anni di età poi verranno liberati nella foresta. La nostra impressione è stata estremamente positiva e riteniamo valga una visita perché non si tratta di un luogo turistico e gli animali vengono trattati con dignità.
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Risaliamo in macchina direzione Ritigala, la visita delle rovine nella foresta di questo vasto centro buddhista per monaci ci ha lasciato a bocca aperta, soprattutto grazie alle spiegazioni storico-culturali di Upa. Il sito è immerso nel verde e tuttora stanno portando alla luce sentieri e rovine che la foresta ha nascosto, sicuramente consigliato anche se le guide non ne parlano molto ed è poco visitato dai turisti.
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Si procede per Aukana con l’imponente statua di Buddha. Dall’Italia abbiamo portato penne, caramelle e vestiti da regalare ai bambini che avremmo trovato lungo il nostro viaggio, ma anche una piccola somma di denaro da devolvere in loco ad un’associazione. Ci siamo consultati con Upa il quale ci ha proposto di andare a visitare un orfanotrofio per conoscere i bambini, comprendere la situazione e capire quali fossero i bisogni reali. La struttura avrebbe bisogno di essere ristrutturata ma vi sono anche bisogni di altro genere come vestiti ,piatti, bicchieri e naturalmente qualche gioco per svagarsi un po’. Noi decidiamo di provvedere almeno in parte a queste ultime cose e i ragazzi si mostrano molto riconoscenti, sorridono felici e ci invitano a giocare con loro a cricket (sport nazionale) con le nuove mazze.
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Verso sera visita alla grande Dagoba Ruvanvelisaya e al sacro albero Sri Maha Bobhi.
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Cena all’hotel Dulyana dove albergavamo, che non ci sentiamo però di consigliarvi.