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Prezzi nei rifugi, dite la vostra🤔

Veneto, Italia
Esperto locale
di Montagna e sport invernali, Veneto
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Prezzi nei rifugi, dite la vostra🤔

Apro questo topic perché ho trovato questo articolo del 2015, trovando interessanti anche i commenti:

https://www.mountlive.com/marco-confortola-non-lamentatevi-dei-prezzi-nei-rifugi-ecco-perche/

Voi che ne pensate?

Secondo le vostre recenti esperienze, è ancora attuale?

36 risposte su questo argomento
Aosta, Italia
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21. Re: Prezzi nei rifugi, dite la vostra🤔

Ho letto solo ora quanto sopra.

Due cose: sono concetti validi sulle Alpi orientali, su quelle occidentali ci sono differenze.

Inoltre: non concordo sul fatto che un rifugio sarebbe tale se l'accesso non è breve/banale; lo è se si trova all'inizio di una via di salita a una "montagna vera montagna". E in questo caso chi sale in montagna non si pone il problema delle stelle culinarie del dove dormirà (alzandosi generalmente nel cuore della notte).

Trento, Italia
Esperto locale
di New York, New York City, Trasporto aereo, Florida, Miami, Miami Beach, Trentino-Alto Adige
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22. Re: Prezzi nei rifugi, dite la vostra🤔

Ciao @giancarloborluzzi in linea di principio concordo con te.

Però (ho visto che sei di Aosta, ammetto non conosco la zona) almeno in Trentino AA e Veneto ci sono 'rifugi' o meglio luoghi con la scritta/nome rifugio che si trovano o in paese o a 10/20 minuti dal paese, lungo la strada statale/provinciale.... non possono giustificare i costi alti dicendo che è per problemi di approvigionamento!!! Capisco un pò di più se devono usare una teleferica e lo capisco se devono usare un elicottero, ma se arriva il camion e fa 15 minuti di strada in più non penso abbiano costi esorbitanti.

L'altro discorso era legato al fatto che, ripeto, almeno da noi, ci sono parecchi rifugi a cui arrivi con gli impianti di risalita, dove trovi le persone in ciabatte che salgono per pranzo e vogliono mangiare pesce ... e li si capisco i rifugisti che prendono il costo, fanno x 100, aggiungono qualcosa e ti presentano il conto...

Idem per i pernottamenti... se vuoi la camera doppia, con bagno privato, magari con centro benessere è giusto che tu paghi, perchè non vuoi andare in un rifugio, vuoi un bel hotel in quota che ha un trattamento fiscale da rifugio.

Aosta, Italia
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23. Re: Prezzi nei rifugi, dite la vostra🤔

Ci sono cittadini che vanno nei "mangia+ bevi e forse dormi" per illudersi di aver dormito in un rifugio che però è un alberghetto fuori dal traffico e nulla ha a che fare con montagne/alpinismo.

Queste strutture ci sono anche in Valle d'Aosta (meno in CH e F), ma la montagna vera inizia dai 3500 metri, raramente dai 3000.

Milano, Italia
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24. Re: Prezzi nei rifugi, dite la vostra🤔

Eeeeeh, vabbé... a questo punto tutte le Prealpi che sono? Pianura Padana?

La "montagna vera" secondo me inizia dove devi equipaggiarti con cura, valutare bene le condizioni al contorno, essere allenato e ringraziare se dopo ore di cammino c'è un punto d'appoggio. Anche qui da noi, sotto i 3000 ci sono aree pochissimo battute, pochissimo servite, che permettono di fare grandi escursioni, non sempre facili, e di godere di ambienti e panorami incredibili.

A ognuono il suo, secondo i propri limiti. C'è l'alpinismo, e ci sta allora il discorso delle quote alte, e c'è l'escursionismo, anche da esperti, che si può fare anche a quote minori.

Per dire, all'università ci avevano portato in uscita didattica al Quintino Sella per veder le rocce lungo il percorso, e abbiamo dormito su. La sera, per vedere la partita del mondiale - richiesta da alcuni studenti molto cittadini - avevano messo il televisorino sull'altare della chiesina lì fuori per non disturbare gli altri ospiti, che ho sentito partire, silenziosissimi, per la vetta alle tre o quattro del mattino.

Posto bellissimo, per quanto mi impegni, non riesco a non pensare di essere stata "in montagna" e di averla apprezzata altrettanto di quelli - più preparati fisicamente di me - che hanno scalato la parete.

Modificato: 1 anno fa
Aosta, Italia
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25. Re: Prezzi nei rifugi, dite la vostra🤔

@ Etultreia.

Apprezzo il tuo interesse per la montagna , per cui ti informo.

Affermi che all'università eri andata/o in uscita didattica al rifugio Quintino Sella che a te pareva "montagna". Non so a quale rifugio fai riferimento, dubito ai due da me raggiunti prima di iniziare la salita vera e che sono sicuramente "montagna" nel giudizio di tutti.

In Valle d'Aosta c'è il rifugio Quintino Sella al ghiacciaio di Felik, quota poco meno di 3600 metri, salita elementare per lungo tratto e poi cresta piuttosto aerea e attrezzata, ma persone si sono fatte sfuggire le corde e sono decedute cadendo per centinaia di metri. Da questo rifugio sali ai Lyskamm, metri 4468 e 4538 (due cime gemelle impegnative in quanto ci sono creste assai aeree), e al Castore 4230 (molto meno aereo). Zona del monte Rosa.

Sempre in Valle d'Aosta c'è il rifugio da poco ristrutturato e raramente custodito Quintino Sella ai Rochers, 3370 metri dall' accesso abbastanza impegnativo per poi salire al monte Bianco 4807 metri dall'hymalaiana via dei Rochers lungo il versante ovest.

C'è poi (ma in questo non sono mai stato) un Quintino Sella 2600 in zona Monviso/Piemonte.

Per completezza, esiste un Vittorio Sella 2500 a monte di Cogne, nonchè un Eugenio Sella a 3000 metri alla base della parete est del Rosa.

Ma sottolineo i primi due, rifugi alpinistici che non si possono accostare al Quintino Sella da te raggiunto in tempo universitario.

La montagna parte da quote elevate anche se la Grande di Lavaredo non raggiunge neppure i 3000 metri.

Certamente andare in montagna è sempre apprezzabile, ma c'è alpinismo e alpinismo e sulle Alpi orientali mancano i veri percorsi glaciali.

Milano, Italia
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26. Re: Prezzi nei rifugi, dite la vostra🤔

Eravamo andati a vedere la sequenza serpentiniti-metagabbri-matabasalti del Monviso, partendo da Crissolo, quindi è quello in cui non è stato.

Il punto è che non si può limitare il concetto di "montagna" e di sua fruizione al solo alpinismo. Fortunatamente, oltre alle pareti impervie che coronano molti massicci, esistono ampie e articolate fasce di alta quota accessibili anche ai comuni mortali.

Di contro a questo aspetto positivo, c'è che anche questa "montagnetta di serie B" presenta - purtroppo - i suoi rischi, e miete le proprie vittime. Quindi anche solo per questo, non va sottovalutata.

Il rischio - enorme secondo me - è di relegare le alte quote escursionistiche al rango di "turismo generico" se non "parco divertimenti", aperto a chiunque decida di avere voglia di farci un giro, perché tanto "è facile", "è per tutti".

Intendo dire che proprio l'atteggiamento elitario di chi sottolinea la superiorità di luoghi di difficile accesso e delle performance dei pochi eletti in grado di raggiungerli con consapevolezza, finisce per stimolare l'emulazione, e trascinare sempre più gente, impreparata e inconsapevole, a improvvisare oltre i propri limiti.

Adesso tutti "vanno in montagna", che significa più o meno le Dolomiti, le Alpette calcaree, i rifugi orientali, e cose del genere, e trovi da tempo ormai su quei sentieri persone impreparate, che non hanno riferimenti topografici, che chiedono consiglio al primo che capita sul percorso, sul meteo, e su dove sono... sono convinti di "andare in montagna" e sono lì perché la "montagna" è di moda: raggiungere il rifugio, sia pure in seggiovia, e farsi la foto in ciabattine davanti a un panorama "mozzafiato" - la parola magica per essere alla moda, ma che appiattisce qualsiasi esperienza o emozione - significa condividere con amici, conoscenti e sconosciuti la propria capacità di trovarsi in posti "estremi", "memorabili", dove non si può non esserci stati.

Se scoprono che quella non è montagna, che la montagna sta "più in su" o "più in là", da un lato avremo contribuito alla lodevole iniziativa di sfoltire il turismo di massa nelle "montagnette", ma dall'altro si finirà sempre più per recuperare col cucchiaino sprovveduti che da un giorno all'altro hanno deciso di affrontare "la vera montagna", perché loro "non sono come gli altri", loro "sì che sanno andare dove vanno solo in pochi".

Non lamentiamoci se poi la funivia arriva in vetta all'Himalaya: più si sbandiera una meta irraggiungibile, "per pochi", e più questa diviene attrattiva per tanti.

Aosta, Italia
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27. Re: Prezzi nei rifugi, dite la vostra🤔

Unicuique suum.

Io vado in montagna dove mi ispira e non mi cale se sono di esempio positivo o pericoloso per altri.

Qui ho letto di persona impaurita dal temporale in montagna...

I rischi ci sono e, dopo una salita, in discesa e slegati una roccia si è rotta sotto i piedi di mia moglie che è deceduta un 22 luglio di anni fa. Gli incidenti capitano a tutti e quelli in cui sono incorso non erano ipotizzabili per più ragioni.

Complimenti a te per il tuo modo di periodare.

Milano, Italia
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28. Re: Prezzi nei rifugi, dite la vostra🤔

Non sto parlando di "dove si va", questa è una scelta personale e assolutamente libera.

Anch'io mi muovo come mi ispira, e non penso che nessuno possa esserne influenzato (a parte che si parla sempre di contesti in cui di persone attorno che possano vedere ce ne sono pochine).

Il rischio è quando i propri giudizi vengono condivisi pubblicamente. Questo è in fondo un semplice forum, e nella miriade di messaggi difficilmente uno può balzare agli onori delle cronache e divenire - come si dice oggi - "virale".

Ma immaginiamo che impatto potrebbe avere un sito che propaganda la "vera montagna" sopra i 3000 metri... frotte di turisti della domenica che, sentendo insufficienti, cose da bambini, le Dolomiti, si lancerebbero in scarpe da tennis sulle ardite creste alpinistiche... (del resto, stiamo già vedendo i risultati di una comunicazione pubblicitaria che ha propagandato l'idea di "montagna sicura", un ossimoro per chiunque la frequenti veramente).

In questo senso dico - da frequentatore, per diletto e per lavoro, degli orogeni nostrani - che limitare il concetto di "montagna" all'alpinismo è pericoloso.

Per l'alpinista, capisco che la vera montagna debba essere di un certo tipo, così come per un nuotatore di mare il mare è in acqua fonda e costa alta.

Però si tratta di definizioni "di parte", influenzate dal vissuto personale; per altri, "montagna" è persino ******* (mi veniva un nome, ma mettiamo, "generico paesotto nel verde sopra gli 800 m di quota).

 Meglio che continuino a pensarlo, apprezzando ciò di cui sono pienamente in grado di fruire, considerato che, in fondo, geograficamente e geologicamente esiste una definizione riconosciuta e condivisa del termine, al di là dei gusti - e dei comportamenti - personali.

Questo intendevo dire.

Veneto, Italia
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di Montagna e sport invernali, Veneto
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29. Re: Prezzi nei rifugi, dite la vostra🤔

Lamentele in cima alla Marmolada (m. 3343)...da alpinisti?🤔

https://www.ildolomiti.it/montagna/2024/pagano-24-euro-per-tre-te-e-due-fette-di-torta-in-cima-alla-marmolada-e-si-lamentano-il-rifugista-prezzi-congrui-qui-le-provviste-arrivano-con-lelicottero

Modificato: 10 agosto 2024, 11:32
Aosta, Italia
1.255 post
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30. Re: Prezzi nei rifugi, dite la vostra🤔

Prezzo ipercongruo, non posso aggettivare chi protesta, sarei bannato.

Oltretutto il tè non viene neppure fatto con la gratuita neve vista la bassa quota della montagna e il clima attuale.

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