Abbiamo sempre sentito parlar bene, un gran bene di questo posto e alla fine decidiamo, io e la mia compagna, di provarlo. L’ingresso, come segnalato anche in altre recensioni, effettivamente non promette bene, ma mai giudicare un libro dalla copertina. Entriamo e l’impressione esterna è...confermata da quella interna: un unico vano, enorme, pareti bianche e rosse, quadri discutibili, luci violente, un po’ asettico e la cameriera che ci accoglie, inoltre, non ci chiede il green pass. I tavoli sono preparati anche bene, ma mi salta subito all’occhio (come ad altri che hanno recensito) un piattino su ogni tavolo, già pronto, con una sorta di entrée: siamo in due e sul nostro anche c’è…2 fette di salame con 2 miniporzioni di insalata russa. Ci sediamo e assaggiamo: l’insalatina russa non è malvagia e sicuramente fatta da loro (ma ne ho assaggiate di migliori), ma il salame…è insipido! Questo mi spiazza: un salame può essere rancido, molto pepato, salato, grasso, troppo magro…ma insipido, mai mi era capitato! Non sapeva letteralmente di nulla. Andiamo avanti. Il menù: ok, carina l’idea di scriverlo tutto in piemontese, ma…un foglio A4 con layout orizzontale con font e carattere discutibile…ci sembra davvero sciatto. Anzi, lo è! Pochi piatti, ma mi rallegro: di solito carte chilometriche sono sintomo e simbolo di bassa qualità, al contrario….magari pochi piatti, ma cucinati come Cristo comanda! Intanto ci viene chiesto se vogliamo del vino, ne prendiamo un calice, la cameriera però omette i produttori e, una volta scelto, arriva con un bottiglione (con etichetta stampata sgranata!) dicendoci in maniera poco chiara quanto si paga al calice, quanto si può bere…insomma, non ho ben capito, ma sarà stato un mio limite. Ordiniamo: un risotto alle erbette (sul menù non ci sono scritte quali, ma ci fidiamo…), un tajarin al ragù di salsiccia, un flan di porri con speck e fonduta (sarà raschera, parmigiano, fontina…non è dato saperlo, dal menù, ma siamo in una trattoria piemontese e…mi fido!) e un piatto di formaggi, che, da ciò che si legge sul web, è il pezzo forte del ristorante. E qui arriviamo al disastro: il risotto (arrivato in pochi minuti e quindi evidentemente non fatto al momento) è un riso in bianco col burro e sopra alcuni atomi di erbette dal sapore indecifrabile (3 atomi di erbette in polvere, buttate lì al momento...e potevano essere timo, salvia, maggiorana….chi può dirlo…) e, quasi sicuramente, di bassissimo livello e, come il salame, assolutamente privo di sapore (e ti credo: di cosa sa il riso in bianco…); i tajarin non sono tajarin: vengo da oltre un decennio di vita albese e ho mangiato tajarin finanche a colazione….erano probabilmente spaghettoni, per altro di produzione industriale, della peggior specie e poco cotti, con un ragù sì con salsiccia ma anche qui…sapore praticamente nullo o quasi; intanto la mia compagna che ha finito il “risotto” inizia ad avere, quasi immediatamente, disturbi di stomaco. Sarà una coincidenza…ma ad onor del vero quel “risotto” era impresentabile finanche al baretto della stazione! E lo vendono a oltre 10 euro! Arriva il mio flan: dei porri non c’è traccia, una poltiglia giallo-verdognola senza gusto, lo speck è latitante peggio di Matteo Messina Denaro, in più…la fonduta…il colore era tra il viola e il grigio: certo! E’ a base di acciughe, totalmente di acciughe, solo di acciughe…e il formaggio dov’è?! Una salsa di acciughe che invadeva prepotentemente tutto e, dopo un po’, disgusta. Ma allora scrivetelo sul menù: non fonduta, bensì una valanga di salsa d’acciughe! Piccola nota vagamente positiva: il carrello coi formaggi. Vero, come scrivono in molti, c’è davvero molta scelta, bisogna essere onesti: caprini, di vaccina, molli, più stagionati…tanta scelta. E anche di gusto, risultano essere soddisfacenti. Niente di paradisiaco (sempre stando ad altre recensioni forse troppo entusiastiche), ma certamente accettabili. Mi rimane il dubbio sul mobiletto, seppur refrigerato, che li contiene poiché i formaggi erano comunque lasciati all’aperto. Rifiutiamo senza perder troppo tempo il dolce e il caffè e arriviamo all’unica nota, se si vuole, veramente positiva: tremavo all’idea di dover spendere pure una cifra colossale per ciò che avevo, con difficoltà, mangiato e invece poco più di 40 euro in totale. Almeno questo. Inutile dire che non vi entrerò più e lo sconsiglio a chicchessia.Più