Attenzione, la presente recensione non è rivolta al cibo ed alla cucina, né al personale di sala, ma solo ed unicamente al modo in cui sono stata trattata dal titolare/gestore.
Spiego i fatti. Ero a Castellabate per passare una giornata di vacanza, mentre facevo aperitivo...in piazzetta (ore 19:00) mi accorgo di aver dimenticato in appartamento il cibo preparato per mio figlio di 6 mesi.
A quel punto mi avvicino al primo ristorante che incontro per chiedere la possibilità di cuocere due cucchiai di pasta in bianco per mio figlio, ma lì la cucina avrebbe aperto solo dopo le 20:30. Mi consigliano di rivolgermi al ristorante Il Caicco perché “da lui la cucina apre prima”. Mi dirigo qui e vengo accolta dal proprietario/gestore, chiedo con il sorriso di avere la possibilità di cucinare 2 cucchiai di pasta in bianco da portare via per un bambino di 6 mesi, giustificandomi di aver dimenticato la borsa termica a casa a mezz’ora di distanza. Il “signore” (e a breve capirete perché uso il virgolettato) mi comunica che l’asporto deve essere prenotato con anticipo. Ribadisco che si tratta di un’emergenza, che non so come fare, che non mi importa il formato della pasta, la prima che butta giù può calcolarmene due cucchiai. Il suddetto “signore” stizzito continua a dire che non ha posto per la mia richiesta, che ci sono prima gli altri che avevano prenotato. Al che gli faccio notare che sta immotivatamente negando un piatto di pasta (ripeto, due cucchiai, in bianco) a un bambino di 6 mesi e ad una donna in difficoltà. Di tutta risposta ricevo un lapidario “Non è un problema mio se si è dimenticata la cena di suo figlio”. Beh, io in quella frase ho trovato una cattiveria enorme, un’insensibilità unica ed una manco tanto velata volontà di farmi sentire inadeguata. Il problema era l’asporto? Bastava dirmi “signora accomodatevi, fate mangiare vostro figlio” avrei fatto mangiare lui, e poi avremmo mangiato anche noi (come abbiamo fatto poi nel ristorante che ci ha accolto). Io ho richiesto l’asporto solo ed unicamente per finire in santa pace un aperitivo ed una passeggiata.
Ricevuta questa sassata, vado via con le lacrime agli occhi e il “problema” tutto e solo mio di cosa far mangiare a mio figlio. Sapete, questa vicenda mi ha tolto il sorriso, la voglia di girare Castellabate e anche il sonno di notte. Perché? Perché io sono un medico, se rispondessi a qualcuno che arriva da me “non sono problemi miei se sta male”, in primis verrei radiata ed in secondo luogo mi dovrei nascondere per la vergogna. Ma se anche fossi un avvocato non potrei mai rispondere “ah ti è stato fatto un abuso? Beh non sono problemi miei”.. o un idraulico “Non sono problemi miei se le si è allagata casa”, e così via. Cosa ha dato il diritto a questo ristoratore di rispondere così ad una richiesta totalmente in linea con il suo operato? Cosa ha dato il diritto ad un uomo di sbattere la porta in faccia con così tanta cattiveria a chi ha chiesto una mano? Parliamoci chiaro, non erano due cucchiai di pasta in più a creare scompiglio in cucina, non c’erano difficoltà oggettive, solo l’immotivata imposizione da parte di una persona che dell’accoglienza dovrebbe farne cavallo di battaglia.
Io in questo posto non ho trovato un minimo di umanità, sensibilità, gentilezza ed empatia, anzi. Il “signore” (ora credo abbiate capito perché uso il virgolettato) ha assunto un comportamento a mio avviso deplorevole.
Io non leggerò neppure l’eventuale risposta a questa recensione un po’ perché non ho intenzione di farmi guastare ulteriormente l’umore in questa vacanza, e un po’ perché credo che l’unica risposta degna siano delle scuse che sono certa non arriveranno. A voi che state cercando un locale dove passare dei bei momenti consiglio di andare oltre, chiedetevi se gente così meriti o meno i vostri soldi.Più