L’esperienza del brunch della domenica sempre eccellente: ottimo cibo anche con varianti fuori menù, massima cortesia e piacevole ambiente internazionale. Un appuntamento da non mancare!

Questo pomeriggio mi sono recato per la seconda volta in questo bar dall’aspetto molto confortevole e piacevole. Non appena entro, aprendo la porta, mi viene incontro un membro dello staff, un uomo Italiano con scatole e scatoloni e mi chiede se posso cortesemente tenerli aperta...la porta per farlo uscire, ovviamente io senza pensarci due volte apro la porta all’uomo in questione ed entro nel bar. Una volta all’interno non vedendo altri baristi o membri dello staff mi siedo ad un piccolo tavolino in attesa di poter ordinare. Non vedendo nessuno arrivare dopo 5 minuti mi alzo per chiedere il menu. Al bancone del bar trovo un membro dello staff, credo mediorientale, molto gentile, educato e disponibile che subito viene al mio tavolino per prendere l’ordine, ovviamente come ormai da legge mi viene chiesto tranquillamente il green pass, lo mostro e tutto va bene. Ad un certo punto rivedo l’uomo dello staff a cui avevo aperto l’aperto, il quale si ferma davanti il mio tavolino, mi osserva e inizia a rimproverarmi dicendomi di sedermi dall’altra parte del piccolo tavolo perché a suo dire ero dalla parte sbagliata del tavolo ovvero verso una parte della sala in cui stavano festeggiando una laurea. Ero alquanto sbigottito mentre l’uomo in questione mi parlava, mi scuso dicendo che non pensavo che sedermi da questa parte del tavolo in questione potesse mai essere un grande problema tanto da essere rimproverato. L’uomo a questa mia affermazione testualmente mi dice: ‘’ Beh sei entrato ed hai fatto tutto da solo senza chiedere se ci fosse un tavolo libero e senza chiedere se potessi sederti. Poi, soprattutto ora che c’è il Covid, quando si entra in un bar prima di accomodarsi si chiede e ci si fa controllare il green pass, tu invece hai fatto tutto da solo.’’ Io ovviamente ho cercato di spiegare a questa persona che entrato nel bar non vedendo nessuno e vedendo un piccolo tavolo libero mi ci son seduto senza pensare che questa cosa potesse mai creare una situazione così brutta e imbarazzante. Ho cercato di spiegare che prima di lui al tavolo era venuto già il suo collega a controllare il green pass e prendere l’ordine (come in tutti i bar d’Europa attualmente) e non mi aveva detto che il mio posizionamento potesse mai creare tale disagio. La situazione è stata alquanto allucinante, spiacevole e antipatica. In realtà non credo il problema fosse davvero il mio posizionamento, anche perché da una parte all’altra del tavolo c’era una distanza di forse neanche 40 cm. Follia. Mi rifiuto di pensare che fosse davvero il mio posizionamento il problema. L’uomo sarà stato sicuramente infastidito dalla mia iniziativa di sedermi tranquillamente senza chiedere il permesso, che poi siamo in un bar o in un carcere? Prima volta nella mia vita che mi viene detto in un BAR, ripeto in un BAR, che per sedermi devo chiedere il permesso. Che poi ci sono modi e modi ma vabbè. I clienti dovete coccolarli non rimproverarli! Se volevo ricevere un rimprovero così imbarazzante di certo non venivo lì. Sono rimasto molto male, non penso tornerò in questo bar se questo è il modo in cui trattate i clienti.Più

Il locale corrisponde alla descrizione, piccolo e accogliente. Sembra un salottino parigino, con tavoli piccoli e bassi contornato da divani e poltrone. Menu vario e sfizioso, porzioni giuste e qualità prezzo azzeccata. Servizio eccellente, simpatico e alla mano. Per il resto lascio parlare le foto!