Non era facile aggiungere la pizza a un menù in cui tutto è da sempre "a denominazione d'origine" – dai formaggi ai salumi, alle carni e ai vini – senza abbassare il livello di qualità del locale; e non parlo solo dell livello di qualità..."oggettivo" dei piatti, ma anche di quello più sottile, quello "percepito" dai gelosi clienti abituali: "Ma come, il nostro LeDop è finito a fare la pizzeria?". Non era facile, ma ci sono riusciti splendidamente. Questo LeDop ci ha deliziato, oltre che con i piatti che conoscevo già, anche con le pizze tradizionali e con quelle innovative, che continuano ad affondare le radici nel territorio e, direi, nel DNA del locale. Due sole raccomandazioni. La prima è per i clienti: non aspettatevi di pagare una pizza dove tutto – dalle farine ai tempi di lievitazione, dalla bufala ai gamberoni rossi di Mazara – é al top, quanto la paghereste in una normale pizzeria. Ragionate in termini di Cost/Performance, di Ritorno sull'Investimento, di Qualità/Prezzo, e godetevi l'esperienza. La seconda è per il ristoratore: da rimpinguare il settore amari, liquori e distillati. A sei stelle la l'accoglienza del personale e del titolare Angelo.Più