Tanti sono i motivi per visitare questo grazioso borgo d'Abruzzo: la seconda fortezza d'Europa per dimensioni, la via più stretta d'Italia (ruetta), la piazza- belvedere e non da ultimo il ristorante gioiello di Zunica. La cucina è tradizionale ma con uno sguardo moderno a quella...creativa. Veramente molto conveniente il menù degustazione a € 45,00 che prevede 4 portate oltre all'offerta di un calice di benvenuto, nel nostro caso un brut metodo classico a base di uve chardonnay della cantina Marramiero sboccatura 2023, di piccoli assaggi iniziali e di tre pasticcini a fine pasto. L'inzio, con cinque stucchini, sembra quasi da ristorante stellato: una tartelletta con patè di agnello, un'altra con ricotta di pecora, poi del lardo di maiale nero, una fetta di pancetta ed infine un cannolo fritto con aglio orsino, il tutto accompagnato da del pane lievito madre con grani antichi appena sfornato e da una focaccia calda. Al conto finale bisogna però aggiungere il coperto a persona di € 5,00 e l'acqua (€ 3,00). Alla carta il conto sale e per quattro portate si spendono in media circa € 70/80 a testa, esclusi coperto e bevande. Sia nei piatti che nel servizio si nota e si apprezza lo sforzo continuo di voler salire le vette della cucina italiana anche se il risultato è leggermente altalenante. Buonissimi soprattutto i primi e i dolci. Lodevoli e dai sapori intensi la pasta alla chitarra all'uovo con genovese di agnello e abbondante pecorino (del menù degustazione) e le originali ceppe di Civitella ripassate con ragù di vitello e maiale nero (alla carta). Un po' anonimo invece nella presentazione e nel sapore il secondo di agnello alla griglia, un mini spiedino di spalla e collo dell'animale con cipolla e acetosella, una porzione troppo ridotta considerando che è la portata principale e il costo importante (€ 28,00) quasi raddoppiato in dieci anni. Meglio il secondo del menù degustazione: il maiale nero tonnato, variante creativa del famoso vitello tonnato. I dolci sono uno più buono dell'altro a cominciare dalla canaletta civitellese, una via di mezzo tra la pizza dolce e la zuppa inglese, passando per la crema panna e miele (una sorta di torretta con vari strati), finendo con i tre mini bomboloni alla crema su salsa di rosa canina. Il servizio nel complesso è ottimo e affettuoso anche se con qualche piccola sbavatura come per i vini prima dati per presenti e poi mancanti o per le improvvise accelerate o le dimenticanze nella descrizione di qualche portata. La carta dei vini è molto interessante soprattutto per quanto riguarda il grande rosso abruzzese, il
Montepulciano o i notevoli rosati. Noi abbiamo provato un favoloso Montepulciano d'Abruzzo "Quarantacinque" 2021, 15% vol. di Massetti Francesco (€ 50,00) oltre che a due freschi e piacevolissimi rosati delle cantine Barone Cornacchia e Cataldi Madonna a € 25,00 l'uno. Bello e rassicurante ascoltare il patron nei racconti sul reperimento delle materie prime e che dall'alto della sua lunga esperienza sa sempre incuriosire l'ospite con qualche chicca culinaria come nel caso dell'anice verde in purezza di Castignano con ghiaccio (presidio slow food) o in quello della buonissima ricotta di pecora del proprio pastore di fiducia. Da assaggiare!!
Location da cartolina nella piazza panoramica. In conclusione, se non ci fosse il ristorante Zunica bisognerebbe inventarlo.Più