Un Mulino del 1300 che ha prodotto la farina per la zona circostante per circa 5 secoli. L’acqua necessaria per il movimento delle macine proveniva dal ruscello sottostante (tuttora esistente con percorsi accessibili a piedi lungo le sponde). Nel 1650 venne acquistato da Monna Ginevra, una signora benestante di Gaiole, al di cui nome oggi è stato intitolato il Ristorante. Il Mulino è rimasto attivo fino alla fine del 1700, dopodichè venne abbandonato. Gli attuali proprietari, Daniele e Elisa, rimasero affascinati dalla posizione della struttura dove il suono e i colori della natura rappresentavano un magico sottofondo. Nonostante i resti delle parti murarie fossero totalmente avvolte da cespugli ed alberi, alcuni alti fino a quindici metri, i due giovani decisero, con grande determinazione, di far “rivivere” quel luogo. Nel 2001 iniziarono i lavori di ristrutturazione. Vennero riutilizzati tutti i materiali possibili, dalle pietre dei resti murari ai tronchi d’albero per realizzare le travi di sostegno dei soffitti. La pietra ed il legno sono le componenti che spiccano maggiormente, ma il ferro battuto e il cotto toscano si integrano perfettamente in tutte le rifiniture di arredo. Grande cura è stata dedicata al dettaglio, al comfort e alla funzionalità nei vari ambienti. Il vecchio Mulino è oggi un delizioso Albergo che, dal maggio 2004, offre ai suoi ospiti il comfort di 14 camere, il gusto di una cucina genuina e tipica del luogo, il piacere di un bagno nelle due piscine panoramiche, il relax dei trattamenti del Centro Benessere.