Per chi come me frequenta Cisternino dagli anni '60 (il mio ramo paterno era originario di qui e io ci passo da sempre le mie vacanze nella casa di famiglia) vedere questo paesino fino a qualche anno fa davvero fuori dal mondo e ora assediato dai turisti è stato uno shock da cui devo ancora riprendermi. Per fortuna posso godermi questo posto unico, magico, intriso di spiritualità, fuori dai circuiti turistici (fornelli e negozietti) che, personalmente, trovo essere l'aspetto meno affascinante di Cisternino. Se, come me, aborrite la calca e volete trovare dei posti inusuali e lontani dal caos, avete due possibilità:la prima, di andarci fuori stagione (consigliatissima la primavera con i suoi colori sorprendenti e un clima fresco e ventilato) oppure, se non potete che partire in agosto, lasciate il centro rumoroso e scontato e tuffatevi nelle contrade circostanti da cui potrete godere di un panorama meraviglioso e respirare un'aria che ha il profumo silenzioso della semplicità d'animo e dell'accoglienza dei cistranesi. E poiché anche la pancia ha le sue necessità, cercate dei ristoranti/ pizzerie all'entrata del paese, dove si mangia benissimo a prezzi onesti e che nulla, davvero nulla, hanno da invidiare a quelli del centro storico.