Siamo capitati qui per caso, attirati dalla vetrina e dal simpatico gallo posto fuori del negozio che indicava che dentro, oltre ad essere una studio di pittura, si mangiava anche. L'accoglienza e il posto sono stati subito molto positivi. Oltre al pittore Augustin Gaiza, c'erano altre due signore di origine spagnola. Ci hanno servito piatti veloci e particolari, cucinati dalla cuoca Donatella. Una tartara di tonno con tanto di mango e una riduzione di soia e coriandolo, pollo con spinaci e un'insalata di quinoa, molto ben presentata e buona. Il finale poi con il caffè espresso cubano, dal gusto un po' affumicato, leggermente zuccherato. Non abbiamo approfittato ma il signor Augustin, oltre che dipingere, sembra faccia un mojito di tutto rispetto.
Un luogo pieno di colori, unico nel suo genere, persone gentili, quadri e sculture molto particolari e ricche di colori, che si sposano bene con il quartiere.