Old Delhi la vecchia Delhi, ci stiamo per immergere nel marasma più caotico che non vi potete minimamente immaginare, ci stiamo per addentrare nel Chandni Chowk, l’affollato mercato di Old Delhi.
Scesi dal risciò iniziamo a conoscere i suoi vicoli stretti sotto un inverosimile intreccio di cavi elettrici aggrappati a pali nell'aria, come neri festoni da fiera.
Un’indistinta infinita di minuscoli negozi, botteghe buie e macchiate, dalle mille dimenticate impensabili attività.
Venditori invitanti e sorridenti e poi stoffe, utensili, cosmetici, colori, tele, reti, cesti di frutta, arance, melograni.
Penetranti odori di incenso, odore di olio, di zucchero fritto che si attaccano addosso, ma anche odore di fogne.
Ogni pertugio è occupato da una folla affollatissima di uomini, poche donne e bambini, e poi capre, biciclette, cani, tanti cani dall'aria sofferente stordita come le scarne mucche che si muovono lentissime fra i tuk tuk, le biciclette, i pedoni e le macchine, e che si fermano nel mezzo della strada indifferenti al traffico e che nessuno degli indiani spinge mai via.