È la seconda sinagoga più antica, tuttora esistente a Praga, edificata in stile gotico con inserti rinascimentali. Negli anni cinquanta del secolo scorso, la sinagoga è stata trasformata in un memoriale delle vittime della shoah in Boemia e Moravia, i muri sono stati "decorati" con i nomi di tutti quelli di cui si sono perse le tracce, divisi per famiglie. Con la invasione sovietica a seguito della primavera di Praga, il museo è rimasto chiuso fino al 1995, quando ha riaperto ristrutturato. Una esibizione permanente ci racconta la vita "normale" nel ghetto di Theresienstadt (Terezín), la grande bugia nazista che nascondeva la soluzione finale: vero colpo allo stomaco, carico di drammaticità anche grazie hai disegni di scuola dei bambini. Nel complesso si trova anche un mikveh, un bagno rituale scoperto durante i lavori di restauro negli anni '50, attualmente chiuso per la normativa anti covid, ma normalmente visibile esclusivamente con guida autorizzata.