Cose da fare: Amiens

Amiens: Le migliori cose da vedere - Attrazioni e attività a Amiens

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Cosa fare e vedere a Amiens

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Cosa dicono i viaggiatori

  • Aristofane
    Roma22.107 contributi
    Punteggio 5,0 su 5
    Amiens è relativamente poco conosciuta benché sia molto più facile da raggiungere in aereo (volando su Beauvais) rispetto ad altre città della provincia francese. Si tratta di un ormai ex capoluogo regionale (da quando, nel 2016, la Piccardia è stata amministrativamente soppressa come "regione inutile") che però mantiene una sua identità molto piacevole, ricco di verde e di belle architetture e che potrebbe meritare una visita anche senza la straordinaria cattedrale gotica; tuttavia questa è indubbiamente il suo punto di riferimento più importante nonché uno dei massimi esiti del gotico mondiale, in cui l'unità stilistica si accompagna a dimensioni superiori alla media (come nella cattedrale della corregionale Beauvais).

    E' veramente difficile descrivere la cattedrale, che presenta una ricchezza e una complessità di motivi tali da potersi paragonare a un grande museo e può richiedere diverse ore, o anche visite distinte in momenti diversi. L'esterno è del massimo interesse sia per la maestosità e la compattezza della struttura che per la ricchezza di statue nei portali, fra cui alcune particolarmente amate dalla religiosità popolare (il "Beau Dieu d'Amiens" nel portale centrale della facciata, la "Vierge Dorée" nel portale laterale).

    All'interno, la sensazione di monumentalità è accresciuta dalla luminosità diffusa dalle splendide vetrate, che riescono a convogliare la luce dell'esterno in una città che pure non si distingue per soleggiamento (il clima piccardo è simile a quello del non lontano Mare del Nord). Anche nell'interno del resto i punti d'interesse sono innumerevoli, dal sepolcro del vescovo Evrard de Fouilloy, un capolavoro della scultura medievale francese, al curioso labirinto disegnato sul pavimento. Molti rimaneggiamenti di secoli successivi hanno introdotto elementi estranei al gotico (stucchi, dorature, cancellate in ferro battuto), ma l'insieme rimane straordinariamente armonioso. Al visitatore si può consigliare soprattutto di non avere fretta, perché si tratta davvero di uno di quei monumenti da cui, una volta all'interno, non ci si uscirebbe mai.

    Da sottolineare che, come in generale nelle grandi chiese francesi, l'ingresso è libero e gratuito, aspetto per cui la Francia può essere di esempio a Spagna e Portogallo - dove si paga un biglietto d'ingresso in quasi tutte le chiese di interesse artistico - e anche a certe realtà italiane.
    Scritta in data 16 novembre 2024
    Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
  • Manuela A
    Muggia, Italia86 contributi
    Punteggio 4,0 su 5
    Abbiamo fatto solamente un giro a piedi perchè alle 10 già tutte le partenze della mattina erano esaurite. Consiglio per chi vuole fare il giro in barca di andare la mattina presto o il primissimo pomeriggio. Ad ogni modo è bellissimo da fare anche il giro a piedi perchè mostra degli scorci che con la barca non si vedono. Assolutamente da non perdere.
    Scritta in data 24 gennaio 2018
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  • Silvia C
    Torino, Italia5.438 contributi
    Punteggio 4,0 su 5
    Purtroppo non siamo riusciti a visitare la casa di Jules Verne perché siamo arrivati tardi la sera e il giorno dopo, era giorno di chiusura. Però anche da fuori è davvero molto affascinante e per chi, come me, ha letto i suoi libri da piccola, allora è doppiamente emozionante. Informatevi bene sule aperture in modo da non perdervela come è successo a noi.
    Scritta in data 14 novembre 2022
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  • Aristofane
    Roma22.107 contributi
    Punteggio 4,0 su 5
    Si chiama Saint-Leu, dal nome della chiesa principale (all'apparenza interessante ma a quanto pare quasi sempre chiusa), uno dei quartieri più caratteristici di Amiens, sorto sulla riva destra della Somme non troppo lontano dalla Cattedrale. Se il lungofiume è occupato da bar e ristoranti con tavolini all'aperto dall'apparenza un po' turistica, girare per le stradine interne e osservare le estrose architetture è molto piacevole. Anche i ponticelli e le viste sul fiume che permettono hanno un certo fascino.
    Scritta in data 31 luglio 2024
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  • Aristofane
    Roma22.107 contributi
    Punteggio 4,0 su 5
    Il Museo di Piccardia è una delle principali attrazioni di Amiens, ma a mio avviso soffre di un'impostazione museografica un po' superata: risale al pieno Ottocento, quando si prevedeva che qualunque città di dimensioni almeno medie allestisse un museo generico con reperti di ogni genere e provenienza, in modo che i residenti che non viaggiavano (all'epoca, ovviamente, la stragrande maggioranza) potessero accostarsi a un compendio della cultura ufficiale.

    Il complesso è effettivamente imponente, a partire dall'edificio stesso, in pompose forme francesi "classiche", e si sviluppa in un numero notevole di sezioni, che intendono trattare qualsiasi manifestazione artistica dalla preistoria all'Ottocento senza focalizzare nessun genere particolare. Si parte dalle sale sull'archeologia, con un buon numero di reperti egizi e greci - molto modesto invece lo spazio dedicato alle antichità romane, il che sorprende fino a un certo punto considerata l'avversione con cui la mentalità francese media guarda all'antica Roma - , si prosegue con le collezioni medievali, fra cui numerose opere legate alla celebre cattedrale cittadina, e particolarmente ricche sono le sezioni dedicate alla pittura e alla scultura dell'età moderna, con qualche incursione nel Novecento; lunga la lista degli artisti rappresentati, da El Greco a Luca Giordano, da Fragonard a Picasso.

    Il prezzo non è particolarmente basso (9 euro) e la visita richiede, a mio avviso, almeno due ore, altrimenti è impossibile farsi un'idea almeno sufficiente di tutte le collezioni. Purtroppo si ha la sensazione che la vastità del luogo e la ricchezza di opere esposte in casi come questo finiscano per essere controproducenti (vedi, seppure su altra scala, il non lontano Louvre o il Kunsthistorisches Museum di Vienna), e che una riorganizzazione con smembramento in musei più piccoli faciliterebbe la visita.
    Scritta in data 8 agosto 2024
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  • Roberta M
    Pistoia, Italia55 contributi
    Punteggio 4,0 su 5
    Parco molto bello e curato nei dettagli, purtroppo nostro figlio è ancora troppo piccolo x godere del bel laboratorio.
    Scritta in data 6 settembre 2017
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  • Nikita
    Mogliano Veneto, Italia10 contributi
    Punteggio 4,0 su 5
    Parco zoologico EAZA (promuove la conservazione delle specie protette e/o in via/pericolo di estinzione), quindi la certificazione è già simbolo del rispetto di diversi requisiti in merito al benessere animale.
    I recinti per gli animali "selvatici" sono spaziosi, con ambienti arricchiti per favorirne una vita il più tranquilla possibile dal punto di vista delle diverse specie (vetri insonorizzati, spazi dove nascondersi, ecc.), mentre quelli per animali domestici sono più aperti e danno loro la possibilità di spostarsi, ma sempre in sicurezza.
    L'unica pecca è che abbiamo scoperto lo svolgimento di spettacoli con le foche; probabilmente non il modo più etico possibile per gestire questo animale.
    Scritta in data 5 settembre 2024
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  • ricky venezia
    Mira, Italia546 contributi
    Punteggio 4,0 su 5
    Conosciuto più che altro per la bellissima la tomba di jules verne, vale la pena di esser "visitato", sempre rispettosi del luogo.
    Scritta in data 25 ottobre 2016
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  • Silvia C
    Torino, Italia5.438 contributi
    Punteggio 4,0 su 5
    Durante la vostra passeggiata per la città, non potete sicuramente perdervi questo bellissimo orologio. E' davvero molto bello, da ammirare da ogni suo lato.
    Scritta in data 14 novembre 2022
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  • Alessandro M
    Parma, Italia607 contributi
    Punteggio 4,0 su 5
    Passeggiata rilassante in questo parco dove abbiamo anche sostato per riposare durante la passeggiata in città. Bello il laghetto e la tranquillità che regna in tutto il parco
    Scritta in data 28 settembre 2017
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