Nell'omonimo rione, limitrofo al margine di sud-ovest del Bairro Alto, si trova questa chiesa seicentesca, rimaneggiata nel XVIII secolo dopo il sisma del 1755. La candida facciata, nonostante i due campanili ai lati e l'incorporazione di un portico a tre archi nel primo ordine, non è particolarmente accattivante. Tutt'altra storia l'interno ad unica navata con corto transetto e stretto presbiterio absidato, che colpisce subito per l'esuberante decorazione, che coinvolge l'intera chiesa (dalla parte alta delle pareti laterali della navata, al transetto, al presbiterio e alla balconata sopra al vestibolo) ma che risulta più immediatamente evidente nei fastosi altari barocchi della navata (8), del transetto (4) e del presbiterio e soprattutto nella elegante e scenografica composizione di stucchi della volta (opera seicentesca dell'italiano Giovanni Grossi). Assolutamente meraviglioso, poi, lo sfarzoso e grande organo barocco posizionato all'inizio della navata, a dx. Gli appassionati di pittura, infine, troveranno sicuramente pane per i loro denti nelle numerose tele presenti.