Ma com’è bello scorrazzare sui canali con la propria barchetta! Un guscio di noce di robusto metallo senza fronzoli, un silenzioso motorino elettrico da 5 km/h che potrebbe portare anche un bambino di 6 anni e via! Un giro sui canali è imprescindibile ma bisogna fare attenzione alla litania di bateau-mouche e a non perdersi nella ragnatela cittadina di vie d’acqua. Per il resto la condotta è semplice e sensata. Si parte da fuori centro e va bene per impratichirsi, l’introduzione dei ragazzi che gestiscono il business è infatti ridotta al minimo. Poi l’ampio Amstel e infine il dedalo di ponti e incroci per vivere Amsterdam dal suo cuore liquido. Le possibilità di sbarcare un attimo durante la navigazione sono piuttosto rare, quindi meglio partire già equipaggiati e vettovagliati per 3-4 ore, anche per evitare di dover fare pipì nel canale! Sull’acqua, in movimento, è un po’ più fresco che a terra, perciò ci stanno anche un maglioncino e una k-way di scorta. Alla fine, a paragone di costo orario, questa piccola avventura costa alla famiglia anche meno dell’alternativa organizzata e dà qualche sorriso in più.