A poca distanza in auto dal centro della città sorge la chiesa di san Piero a Grado nel luogo in cui , secondo un' antica tradizione, sarebbe sbarcato Pietro proveniente dalla Siria e diretto a Roma. Appena approdato avrebbe qui eretto il primo altare di pietra in Italia, altare che sarebbe stato successivamente consacrato da papa Clemente I. La storia dell' edificio è complessa e per chi fosse interessato è possibile acquistare il testo" la basilica di San Piero a Grado " all' interno della chiesa. Dopo aver osservato l' esterno dalle linee semplici ma arricchito da decorativi bacini ceramici scopriamo l' interno, la porzione , a nostro avviso , più interessante. La struttura si articola in tre navate, quella centrale più ampia ed alta con la copertura a capriate in legno, divise da colonne in marmo e granito, materiali di reimpiego come i capitelli che le sovrastano risalenti all' epoca romana . Possiamo osservare l' edicola decorata con elementi gotici che mette in risalto l' altare cosiddetto" petrino" presso il quale sono visibili le tracce archeologiche degli edifici precedenti. Merita menzione anche il Crocifisso ligneo della parete laterale attribuito al fiorentino Giuseppe Giacobbi. Sono gli affreschi la parte più suggestiva dell' edificio. Le tracce più antiche sono quelle rinvenute nel catino absidale sinistro tra cui la scena dell' Assunzione riferibile alle prime fasi di decorazione dell' edificio tra il XI ed il XII secolo, sovrastata da una Madonna riferibile al pittore fiorentino Buffalmacco ridotta a sinopia . Il ciclo più ricco è quello attribuito al pittore lucchese di formazione pisana Deodato Orlandi, databile intorno al 1300. Secondo alcuni studiosi l' opera sarebbe stata eseguita per volontà della famiglia pisana dei Gaetani in omaggio a Benedetto Caetani , poi papa Bonifacio VIII, con cui vantavano una parentela. Il ciclo è distribuito su tre ordini , in quello inferiore si osserva una galleria con i busti dei papi, in quello centrale scene tratte dalla vita di san Pietro, mentre nel registro superiore è raffigurata la città celeste con finestrelle da cui si affacciano Angeli. Fermatevi ad osservare le singole scene. Risulta evidente l' importanza didattica di questo ciclo, una vera e propria" bibbia per i poveri" ma si possono apprezzare i preziosi dettagli della decorazione pittorica, come le foglie dorate applicate sulle aureole a rilievo, testimonianza dell' abilità del suo autore. Visita consigliata !!!