Gestito dall'Università di Firenze, fa parte del museo di storia naturale che comprende anche, dislocate in altre sedi, la sezione di antropologia e etnologia, la sezione di geologia e paleontologia e il museo della Specola. E' uno degli orti botanici dalle origini più antiche (la sua fondazione è del 1545) ma è anche una piccola realtà, sviluppandosi su una superfice poco più grande di 2 ettari (limitandomi agli ultimi Orti botanici visitati, quello di Napoli si estende per 12 ettari, quello di Palermo per 10 e quello di Cagliari per 5). Non ci sono, probabilmente per la limitatezza degli spazi, angoli di particolare fascino, o ambientazioni suggestive; deludente in particolare la rappresentanza delle succulente e anche le serre non colpiscono più di tanto (a parte forse quella calda). In ogni caso se piacciono gli orti botanici (come al sottoscritto) non mancano esemplari di un certo interesse e magari febbraio non è stato certo il periodo migliore per la visita (tenuto anche conto che era una giornata piovosa). Il ticket in senso assoluto non costa molto (6 euro), ma per un orto botanico, e di queste dimensioni poi, probabilmente è troppo caro; comunque è possibile fare un cumulativo di 10 euro che vale per la sezione di antropologia/etnologia, quella di paleontologia e l'Orto botanico.