Chiaramente, ci sarebbe qualche appiglio per delle recensioni negative (che vedo esserci state): l'esposizione è praticamente priva di cartelli informativi, talvolta è persino difficile leggere il nome dell'autore sulla base della cornice, la folla di gente non contingentata rende spesso difficile godere appieno delle opere esposte e la disposizione all'antica di queste, talvolta con illuminazione carente, talvolta apparentemente accatastate le une sulle altre a riempire al massimo una parete, non aiuta. Se siete disposti a transigere su questi piccoli inconvenienti, a un prezzo per nulla alto avrete a disposizione "solo" una galleria pittorica di magnificenza tale da arrivare persino a insidiare da vicino gli Uffizi ospitata in sale che sono esse stesse opere d'arte di eccezionale valore, una gioia per i sensi talvolta ancor più intensa e subitanea di quella provocata dalla celeberrima galleria pittorica sull'altra riva per via dell'incredibile prossimità , di sala in sala, di un capolavoro all'altro. L'occhio non sa su quale dei quattro ritratti di Raffaello in una sola sala posarsi, o se non sia meglio piuttosto indugiare a osservare la decorazione pittorica, o se propendere per Caravaggio, i Fiamminghi, Filippo Lippi, Bronzino. Le sale non sono poi molte, ma la densità di capolavori altissima. Due nomi su tutti: Raffaello, dei cui capolavori la galleria è letteralmente disseminata, e Pietro da Cortona, che realizza affreschi che invitano a soffermarsi e scoprire ogni dettaglio. Ma poi la collezione continua con l'imperdibile esposizione dei Macchiaioli al Piano superiore, e col Museo del Costume...insomma, conviene prendersi ben più di mezza giornata, e prepararsi ad essere sopraffatti dall'arte come Dostoevskij dalla Madonna della Seggiola di Raffaello (qui ospitata). Per un po' di respiro dalla folla, le finestre affacciano sui giardini e su una superba veduta sui tetti di questa parte di Firenze.