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I migliori Biblioteche a Palermo, Italia
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Cosa dicono i viaggiatori
- Io viaggio low cost 365Italia14.522 contributiFortunatamente Palermo ha anche pregevoli sorprese ad impazzo zero sul portafoglio.
Senza prenotazione accediamo alla biblioteca chiedendo se fosse possibile visitarla. Con nostro sommo stupore vine immediatamente chiamato un addetto (Claudio, al quale va il nostro personale ringraziamento) che ci accompagna in quella che è una vera e propria visita guidata, per di più anche particolarmente interessante.
Notevoli le sale interamente rivestite in legno così come i volumi un tempo utilizzati come libri di testo con dettagli anatomici incredibili.
Qui Borsellino fece il suo ultimo intervento pubblico.
Visita consigliata!
ivlc365Scritta in data 10 marzo 2024Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor. - Vincenzo CCalolziocorte, Italia19.709 contributiIl palazzo della Biblioteca centrale della Regione Siciliana è ubicato nel centro storico di Palermo (Cassaro Alto) in Via Vittorio Emanuele, all’interno dell’ex Collegio Massimo dei Gesuiti (seconda metà del XVI secolo) dell’ex Chiesa di Santa Maria della Grotta (prima metà del XVII secolo), vicino alla Cattedrale.
Voluta come Biblioteca Regia nel 1782 da Ferdinando I di Borbone, la Biblioteca Alberto Bombace (intitolata, dagli inizi del XX secolo, all'Assessore Regionale ai Beni Culturali), assolve ancora oggi alla sua funzione originaria, nonostante sia diventata Biblioteca Regionale (1977) dopo essere stata Biblioteca Nazionale con l’Unità d’Italia (1860).
L’ex chiesa presenta solo l’originaria facciata che costituisce l’ingresso della biblioteca.
Bellissimo è il chiostro interno con doppio loggiato formato da archi a tutto sesto poggianti su colonne doriche. Degno di nota anche lo scalone monumentale che conduce al piano superiore.Scritta in data 2 gennaio 2021Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor. - Tano2 contributiSono andato a trovare mio figlio Peppe a Palermo dove lui studia e camminando mi ha portato un questo posto Fantastico. Adoro i Libri e li mi sono perso piacevolmente . Ho preso un libro che ricordavo aver letto da Giovane senza aver speso un centesimo. Scrivere una recensione molto positiva . Da Pietro i libri prendono nuova vita !! GrazieScritta in data 5 giugno 2023Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
- pasanisifrancoPalermo, Italia11 contributiUna delle poche biblioteche fruibili a Palermo. Luogo accogliente. Frati cappuccini preparati e gentilissimi. Posto sereno per poter effettuare le proprie ricerche. Io la frequento da qualche anno e la consiglio agli studiosi.Scritta in data 25 febbraio 2020Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
- LVPa53Palermo, Italia7.218 contributiLa Biblioteca del Conservatorio di Musica di Palermo è ospitata al pianterreno di un antico edificio; cominciò la sua attività raccogliendo gli archivi dell’orfanotrofio chiamato Casa degli Spersi (bambini e giovani bisognosi e abbandonati) o Conservatorio del Buon Pastore, fondato nel 1617 nell'attuale via Squarcialupo allo scopo di accogliere e di educare quei ragazzi sfortunati per insegnare loro un mestiere, ma anche il canto per la questua e non solo. Vi furono raccolti, nel corso del XVIII secolo, i materiali occorrenti per la loro istruzione e per le esecuzioni come in un archivio che si trasformò in vera e propria Biblioteca nella prima metà del XIX secolo, quando il barone Pietro Pisani donò al Conservatorio la sua preziosa biblioteca privata. Da allora, la Biblioteca acquisì altre donazioni e provvide ad acquisti, arricchendosi negli anni. La Biblioteca è stata ristrutturata nella seconda metà del secolo scorso, per riparare ai danni causati dai bombardamenti dell'aprile del 1943. Accanto alla sala lettura c'è una piccola sala-museo che ospita tre arpe antiche, di cui due a pedali, e una serie di violini e strumenti a corda di insigni liutai e musicisti. L'antico Conservatorio del Buon Pastore fu chiamato poi Conservatorio di Musica e nel XX secolo fu dedicato a Vincenzo Bellini di cui ha conservato il nome fino al 2017, 400° anniversario della sua fondazione, data in cui fu intitolato all'insigne musicista palermitano Alessandro Scarlatti (1660 - 1725). Il Conservatorio di Musica di Palermo è considerato uno dei più antichi d'Italia. Dell'antico edificio della Casa degli Spersi restano la facciata, il portale con il bassorilievo del Buon Pastore (che compare nel logo del Conservatorio) e parte dei chiostri interni. Il Conservatorio è sede di attività educative e didattiche, ma anche centro artistico e culturale, in cui riecheggia il "tocco leggero e potente della Musica", come ha scritto il Presidente del Conservatorio Gandolfo Librizzi nel 2017 in un cartello che introduce a "Follia" lungo le scale che conducono al primo piano, uno dei tre allestimenti che abbelliscono l'interno dell'edificio (gli altri sono "Le corde dell'anima" e "What a wonderful world").Scritta in data 27 novembre 2019Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.