Palazzi del governo a Venezia

Palazzi del governo a Venezia, Italia

Palazzi del governo a Venezia

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Cosa dicono i viaggiatori

  • Alessandro C
    Roma, Italia76 contributi
    Punteggio 5,0 su 5
    Bella ed elegante sala nel Palazzo Cavalli, le cui finestre affacciano sul Canal Grande e da cui è possibile vedere il ponte di Rialto, e fare splendide foto dalla piccola balconata. Peccato la cerimonia civile duri poco e bisogna uscire presto.
    Scritta in data 17 luglio 2021
    Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
  • mpmail
    Costiera Sorrentina, Italia15.221 contributi
    Punteggio 4,0 su 5
    Scendendo dal ponte di rialto , nel sestriere San Polo , si nota sulla destra un elegante palazzo bianco sede della corte dei conti . Il palazzo è conosciuto per due curiosi capitelli presenti sulla facciata è che fanno riferimento alla lentezza per la progettazione e costruzione del ponte di rialto prolungatesi per circa 70 anni . Un capitello rappresenta un uomo e l'altro una donna , chiedete a qualche veneziano di spiegarvi il significato delle figure , è molto divertente .
    Scritta in data 20 aprile 2019
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  • dreamyviajero
    Italia6.558 contributi
    Punteggio 4,0 su 5
    Palazzo Dolfin Manin è un importante palazzo storico ed è visitabile solamente in rarissime occasioni. Da vedere anche solo gli esterni.
    Scritta in data 26 maggio 2017
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  • gian1063 🇮🇹🇲🇹
    Roma, Italia4.651 contributi
    Punteggio 4,0 su 5
    Ca' Farsetti e Ca' Loredan sono infatti due palazzi simili , affacciati sul Canal Grande in prossimità del ponte di Rialto, ospitano la sede e gli uffici del comune . Stilisticamente molto simili quasi un continuum veneto bizantino , realizzati con i dettagli tipici della casa - fondaco come si può facilmente notare osservando il pianterreno porticato dei palazzi dalla dirimpettaia Riva del vin. Il Portego a piano terra si presenta come un ambiente funzionale con accesso da un Arco trionfale retto da due lesene di ordine dorico, affiancate da due statue raffiguranti Marte e Minerva e con sopra uno scudo con il Leone di S. Marco in moleca. In gran parte rimaneggiata dall'assetto originario durante i lavori di riadattamento ottocenteschi successivi all'acquisto da parte del Municipio di Venezia, al primo piano la loggia si sviluppa come un continuum , con una serie di archi sostenuti da colonnine binate.
    Ca' Farsetti è senza dubbio fra le più antiche costruzioni veneziane in quanto risalente al XII o XIII secolo e la tradizione ha voluto in essa individuare la magnifica e vastissima dimora del doge Enrico Dandolo , condottiero della quarta crociata e conquistatore di Costantinopoli, dalla cui spoliazione pervennero a Venezia e si racconta per adornare questa magione detta "Magna Domus", i più preziosi marmi greci . Mentre è certa l'appartenenza della casa alla famiglia Dandolo, non esistono prove documentali della presenza del famoso Enrico, mentre dal 1340 circa la abitò per la gran parte della vita un altro doge della famiglia Andrea. Solo verso la fine del Seicento fu acquistato dai Farsetti, nobili di origine toscana , che si connotavano per la grande ricchezza e lo mantennero sino alla fine del Settecento,quando passato in proprietà ad Adriana Da Ponte divenne albergo "Della Gran Bretagna" per , poi essere venduto nel 1826 al comune di Venezia che vi stabilì la sua sede.
    Scritta in data 7 aprile 2018
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  • Stefano91
    Milano, Italia92.157 contributi
    Punteggio 4,0 su 5
    Bel palazzo che sorge sul Canal Grande, praticamente al suo termine nel Bacino di San Marco.
    Risale alla prima metà del Cinquecento ed è interamente in pietra, in quanto ospitava le fornaci per la fusione dei metalli e vi si raggiungevano temperature molto elevate. Ha funzionato come zecca fino all'incorporazione di Venezia al Regno d'Italia.
    Vi sono stati coniate milioni di monete, anche d'oro e d'argento.
    Bella la facciata verso la laguna.
    Ora fa parte della Biblioteca Nazionale, accanto alla cui sede si trova.
    Scritta in data 26 novembre 2018
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  • Yoda-Sensei83
    Venezia, Italia1.854 contributi
    Punteggio 5,0 su 5
    Bel palazzo, sede del Consiglio Regionale del Veneto. Ha un bellissimo affaccio sul Canal Grande ed è un edificio (in realtà l'attuale palazzo nasce dall'unione dei palazzi delle due famiglie che ne danno il nome) di importante pregio storico (in passato fu anche albergo ed ospitò, tra glia altri, Hitler).
    Scritta in data 28 marzo 2018
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  • dreamyviajero
    Italia6.558 contributi
    Punteggio 4,0 su 5
    Il palazzo storico di Ca' Corner ospita gli uffici della Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Venezia. Per questa ragione il palazzo è visibile solo esternamente. Senza dubbio da fotografare e da ammirare nel corso di un viaggio in taxi o in vaporetto.
    Scritta in data 18 settembre 2017
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  • Tommaso612
    Roma, Italia536 contributi
    Punteggio 4,0 su 5
    Il primo nucleo della Ca’ Loredan fu costruito nel secolo XIII sul Canal Grande, in corrispondenza della Riva del Carbon. Inizialmente era un “fondaco”, ossia un alloggio per mercanti, con annesso magazzino per lo stoccaggio delle merci. La facoltosa famiglia dei Corner (o Cornaro) l’acquistò nel 1300, ristrutturandolo e ingrandendolo a più riprese nei secoli successivi. Agli inizi del XVIII secolo, grazie al matrimonio tra una giovane Corner ed il gentiluomo Giovan Battista Loredan, il palazzo venne a far parte dei possedimenti di quest’ultima casata, una delle più illustri della città alla quale dette tre dogi in tre secoli (Leonardo, Pietro e Francesco). Dopo alterne vicende, nella seconda metà dell’Ottocento l’edificio fu acquisito dal Comune di Venezia, che tuttora vi mantiene una parte dei suoi uffici amministrativi. In ricordo del passato il palazzo è chiamato col nome dei suoi antichi proprietari Corner Loredan; più brevemente Ca’ Loredan.
    Nonostante gli ampi rimaneggiamenti cui è stato oggetto in ottocento anni, il palazzo conserva ancora l’originale aspetto veneto bizantino della facciata principale, interamente rivestita di candi marmi. Nel livello inferiore si aprono nove arcate alte e strette, delle quali le cinque centrali (sostenute da sottili colonnette a capitello corinzio) consentono l’entrata o l’uscita direttamente a livello dell’acqua. Il primo piano, quello nobile, presenta per tutta la lunghezza della facciata una fitta e armoniosa serie di tredici arcatelle, sorrette da colonnine pressoché eguali a quelle sottostanti; queste aperture, protette da grandi vetrate, si affacciano su un’elegante balconata cinta da una balaustra. Più sopra c’è una fila di sette finestre ogivali, affiancate da altre due laterali di eguale forma. Infine, appena sotto al cornicione, si succedono sette finestre quadrate, disposte in maniera da conservare l’armonia dell’insieme. All’interno, il piano nobile ospita il grande salone di rappresentanza ove si svolgevano le cerimonie, i ricevimenti, i balli e le feste di famiglia.
    In questo palazzo nacque nel 1646 Elena Lucrezia Corner, erudita e filosofa che la tradizione indica come la prima laureata italiana. Per approfondire gli studi e seguire le sue notevoli inclinazioni, ella dovette affrontare i pregiudizi della sua epoca, che non vedeva di buon occhio né le donne istruite, né, tantomeno, quelle che, come lei, intendevano partecipare a dibattiti e conferenze su questioni filosofiche. Elena Corner morì a 38 anni nel 1684; la ricorda una lapide affissa sul prospetto laterale del palazzo.
    Quattro ballatoi, scavalcando uno stretto vicolo, collegano il lato destro di Ca’ Loredan all’attigua Ca’ Farsetti, ove sono ospitati gli altri uffici del Comune di Venezia. Quest’ultimo palazzo, assai simile nelle linee architettiche a quello vicino, se ne distingue per il colore bruno delle sue superfici che gli conferiscono un aspetto più sobrio. Come il gemello, anch’esso fu costruito nel XIII secolo; qualche secolo dopo fu acquistato dai Contarini (altra illustre ed antica casata veneziana) che lo ampliarono notevolmente prendendo a modello il palazzo vicino. I Farsetti ne entrarono in possesso nel Seicento, quando un ramo della famiglia (originaria della Toscana) si stabilì nella città lagunare. I nuovi proprietari, amanti delle arti e della letteratura, allestirono all’interno del palazzo una ricca collezione di oggetti d’arte e una gran biblioteca.
    Agli inizi dell’Ottocento, l’ultimo discendente della casata, oppresso da una montagna di debiti, dovette svendere sia la residenza sia il suo contenuto. Infine, dopo dopo una serie di vicissitudini legali, Ca’ Farsetti fu acquisita dal Comune di Venezia assieme a Ca’ Loredan.
    Si ricorda, infine, che quest’ultimo edificio non va confuso col quasi omonimo Palazzo Loredan, che si affaccia su Campo Santo Stefano, nel Sestiere di San Marco.
    Scritta in data 4 agosto 2024
    Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
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