Santa Maria presso San Satiro è all’inizio di via Torino, datata nel XV sec è in pieno centro ma praticamente nascosta. Famoso è il suo costruttore Donato di Angelo di Pascuccio, detto il Bramante e poi perché la chiesa presenta una singolarissima pianta a tau, ossia senza il braccio superiore per mancanza di spazio e qui arriva il suo genio...realizzò il celebre ‘finto coro bramantesco’, capolavoro assoluto della pittura prospettica rinascimentale Italiana, un gioco di illusione ottica stupefacente. Siamo nel 1242 il 25 marzo ricorre il miracolo della Vergine e per l'occasione viene esposto il pugnale originale. Le cronache dell'epoca riportano che Massazio da Vigolzone, uno dei tanti soggetti poco raccomandabili frequentava una locanda in zona per il gioco d'azzardo d’azzardo. Quel giorno era lì, come al solito, ma aveva dimenticato a casa i suoi dadi, ma volle tentare la buona sorte per l’ultima tutto e tutto perse Era rovinato e cercò di annegare nell’alcool la sua disperazione, poi barcollando e imprecando uscì dal locale, e attraversata la strada, estrasse il pugnale, scaricando la sua ira, su quanto aveva dinanzi.
Sul muro esterno del Saccello di San Satiro proprio di fronte alla locanda, c'era un affresco della Verginw con Bambino… Lui era proprio lì, vicino all’affresco, e colpì varie volte con il pugnale la Vergine finché dal muro uscì un rivolo si sangue e Massazio crollò terra. La gente accorsa in gran numero, assisteva incredula al miracolo del sangue che continuava a sgorgare dal muro. Poi la vita di Massazio cambiò smise di giocare, venne considerato una persona recuperata e sembrache si fece addirittura prete … La storia del miracolo del sangue sgorgato dall’affresco della Vergine con Bambino, giunse all’orecchio del duca Gian Geazzo Sforza e di sua madre Bona di Savoia Andò a vedere di persona quell’affresco, sul posto ed era ancora lì, dopo ben 234 anni.
La cosa lo colpì al punto, da commissionare nel 1478, ad un architetto di talento, il Bramante, appunto, la costruzione di una chiesa in quello stesso posto, per custodirvi all’interno l’affresco ‘ferito’ in modo che non si rovinasse con le intemperie inglobandovi pure il vecchio sacello con le spoglie di san Satiro.
Pertanto, fece staccare dal muro esterno della vecchia chiesetta, l’affresco miracoloso danneggiato, per custodirlo questa volta all’interno, in una cornice molto più degna, sull’altare maggiore della nuova chiesa dedicata a Santa Maria presso San Satiro, oggetto ancora oggi di venerazione. Fermata metro Duomo Linea 1 Rossa o Linea 3 Gialla