Grande basilica che si affaccia lungo Corso Vittorio Emanuele, all’altezza della piazza dedicata sempre a Sant’Andrea della Valle. I lavori iniziarono nel 1590, su input del cardinale Alessandro Peretti di Montalto, ma terminarono bel oltre la metà del secolo successivo; al progetto parteciparono diversi famosi architetti: Giacomo Della Porta, Francesco Grimaldi, Carlo Maderno e Carlo Rainaldi. La sua cupola (del Maderno) è la più alta di Roma dopo quella di San Pietro e la sua altezza non permette però di apprezzarne dal basso le finezze stilistiche ed architettoniche. La facciata (del Rainaldi), pur con un unico portale, risulta imponente e maestosa, ricca di colonne , statue ed altorilievi: unica nota a mio avviso stonata è l’asimmetria ai lati del secondo ordine, dove mancano le volute di raccordo sostituite solo a sx da una statua di angelo. Ma è l’interno a superare sicuramente le comunque alte aspettative generate dall’aspetto esterno. E’ solo una navata (più transetto), ma ampia e molto alta e con una sfarzosa decorazione barocca che lascia stupefatti. Tutto l’interno è un tripudio di stucchi e dipinti, ma sono in particolare le volte a colpire di più, a cominciare dalla volta a botte, ricca di stucchi e dipinti di diversi artisti, e poi la fantastica cupola decorata da Giovanni Lanfranco, mentre i pennacchi sono del Domenichino, che ha affrescato anche il sottoarco ed il catino absidale; i tre grandi dipinti murali dell’abside relativi alla crocifissione di Sant’Andrea sono invece di Mattia Preti. Per permettere di ammirare le fantastiche volte con una diversa prospettiva, in prossimità della crociera è stato posto a terra un banchetto con uno specchio che restituisce un’immagine invertita delle volte. Ovviamente ricca è anche la decorazione delle cappelle laterali (tre per lato intercomunicanti), delle due cappelle del transetto e delle due cappelle absidali ai lati del presbiterio (particolarmente fastosa quella a dx). Girando per la chiesa si potranno poi osservare diverse opere di pregio, come la pala d’altare e gli affreschi dei pennacchi e delle pareti laterali della prima cappella di sx (del Passignano), che è anche ricca di statue di diversi artisti; gli affreschi delle pareti laterali della seconda cappella di sx (del Pomarancio); la tela dell’altare del transetto dx (di Giovanni Lanfranco). Tra le terze cappelle di ciascun lato e il transetto si trovano due vestiboli di collegamento con le entrate laterali: sopra all’arco rivolto verso la navata di tali vestiboli vi sono i due monumenti funebri di papa Pio II (a sx, datato circa 1470) e di Pio III (a dx, datato circa 1503), ma di monumenti funebri, anche se meno imponenti, la chiesa ne è ricca.