Una statua strana, se paragonata alle altre rappresentazioni dell'arcangelo Michele nei dipinti di Raffaello Sanzio e Guido Reni. Il corpo è statico, non esprime dinamismo...ma c’è un motivo!
È appena atterrato e tiene il braccio sollevato, nell’attimo infinito del rinfodero la spada. Bisogna però fare un passo indietro.
Papa Gregorio Magno era subentrato nel settembre del 590 al precedente papa, morto a causa della cosiddetta "lues inguinaria" che mieteva sempre più morti e sembrava non voler cessare (una peste, insomma).
Il Papa decise allora di organizzare una processione cui parteciparono tutti gli ordini clericali e la popolazione tutta, attraversando le vie della città per portare a San Pietro l’immagine Salus populi Romani, dipinta della Vergine attribuito a San Luca evangelista.
Giunti al ponte che collegava la città al Mausoleo di Adriano, leggenda vuole (non me ne vogliano i cattolici) che d’improvviso scesero dal cielo schiere angeliche cantando “Regina del cielo, rallegrati! Poiché colui che hai portato in grembo con merito, oggi è risorto come disse!”.
Il papa rispose: “Prega per noi! Alleluja!”. Allora, gli angeli circondarono il dipinto di Maria.
In quel momento, sul mausoleo una grande figura alata asciugò una spada dal sangue dell’uomo e la ripose nel suo fodero. La peste era finita.
C’è chi ci crede, c’è chi no.
Potrebbe essere semplicemente l’ennesima mossa dei papi per togliere la memoria degli antichi splendori che questa città aveva vissuto (una sorta di damnatio memoriae). Dopotutto, a seguito dell’avvento “leggendario”, il sito ha cambiato nome e la memoria di Adriano legata al luogo era andata persa.
In ogni caso, oggi la statua domina l’antico mausoleo, proteggendo la città...e l'antica dimora eterna di un imperatore pagano!