Cominciamo col dire che le Mura Aureliane sono uno dei più importanti e imponenti monumenti della romanità. Nel perimetro dell’anfiteatro, annesso alla Chiesa, è stato ricreato l’orto dei monaci cistercensi. Questa visita promette di far scoprire storie affascinanti.
Attraversando lo spazio, diviso da due vialetti a pergola che si incontrano presso la fontana centrale, si fatica a non restare affascinati dalle aiuole meticolosamente tenute, ricche di erbe aromatiche, alberi da frutto e fioriture colorate. Il modo in cui tutto è disposto, oltre a sfidare il ciclo delle stagioni ed essere piacevole alla vista, ha un simbolismo nascosto.
Tutto ciò che è antico e immoto, qui, fu probabilmente fatto realizzare da Eliogabalo, l'imperatore siriano della dinastia dei Severi, come anfiteatro di corte annesso al suo palazzo reale.
Un corridoio coperto lo collegava al Circo Variano, di cui vediamo i resti dietro la chiesa di Santa Croce in Gerusalemme.
Oggi, il giardino è luogo di contemplazione, preghiera e lavoro.