La grotta di Seiano è sconosciuta addirittura a molti napoletani. A cominciare dalla genesi del nome, che un'appassionatissima guida ci ha spiegato essere soltanto il risultato di un errore umano trasmesso attraverso i secoli. Il sito non è ben collegato e la nostra città non brilla, vero, per i trasporti pubblici, ma quanta bellezza restituisce la visita di questo posto! Una camminata di 770 metri ti porta a spasso nei secoli e ti fa attraversare la storia: dall'antica Roma, alla Napoli borbonica, alla seconda guerra mondiale. Qui i materiali di costruzione si incastrano l'uno dentro l'altro e donano una sfaccettatura di colori che neanche a crearli di proposito si riuscirebbe. Dalle viscere della Terra si passa poi all'Eden vero e proprio: Pollione, il figlio di un liberto, riscatta i suoi natali e sè stesso, e si concede il lusso di una villa talmente maestosa che forse anche da sola varrebbe l'etimologia di Posillipo: luogo di riposo dagli affanni. Non bisogna essere Ottaviano Augusto per capire quale vita si vivesse qui, e come facilmente l'otium potesse trasformarsi in felicità . Forse il senso di questa giornata, dello sguardo a 360 gradi su tutto quello che di bello esiste in città , sta negli occhi di mio padre, che si emoziona come un bambino, a quasi 90 anni, e rimane incantato dalla storia che lo sovrasta. O nella passione di Gloria, l'archeologa che la Fortuna ci ha donato come guida, e che di questo posto conosce tutto e tutti, persino il gatto randagio, Menelao. Gloria tiene alta l'attenzione di un gruppo composito, letteralmente catturato dalla sua conoscenza, dalla sua simpatia e dal suo garbo. Fuori Napoli trepida per l'attesa dello scudetto, ma qui dentro ammonisce tutti noi a non dimenticare mai quanto antica e bella sia.
Grazie.