La sua costruzione è stata piuttosto lunga, a partire dal 1600 per terminare a metà del 1800, e vi hanno lavorato i più insigni architetti del tempo.
E’ stata la dimora ufficiale dei Viceré spagnoli, quindi dei Borboni, per un periodo dei francesi ed infine vi hanno dimorato i Savoia.
La visita inizia con i due grandi e spettacolari saloni che introducano alle sale (ormai musealizzate).
Ogni sala conserva con gran parte degli elementi di arredo originali, oltre a grandi lampadari, specchi a profusione, ritratti dei vecchi e nuovi proprietari, in un continuo che ha come elemento caratterizzante il grande sfarzo e l’opulenza.
I cartelli all’ingresso di ogni sala permettono di avere subito un’idea di quale fosse il loro utilizzo, senza soluzione di continuità: dalle varie anticamere che facevano da prologo alla sala del Trono, ai vari salotti della Regina ed allo studio del Re, dalla sala del Gran Capitano a quella degli Ambasciatori, in un tripudio di eleganza, per terminare con la cappella dove è stato allestito l’elemento più caratterizzante dell’arte napoletana.
Visita molto piacevole ed assolutamente imperdibile, in un contesto, tra Piazza del Plebiscito, il Teatro, la Galleria Umberto veramente irripetibile.