Per chi non conosce il russo, la visita ha certamente i suoi lati pesanti. Ma i 6 euro che si investono per aggiungere ai 45 minuti di esplorazione guidata delle cantine e della fabbrica la mezz'ora di degustazione guidata di 10 dei celebri vini di Crimea sono davvero ben spesi. Naturalmente, bisogna amare i vini dolci, perchè 8 su 10 appartengono a questa categoria: ma che piacere dà l'immergersi in questa sinfonia di aromi e sapori! La degustazione segue un ordine ascendente per tono zuccherino e gradazione e include persino una cuvée 1944. Alcuni degli assaggi - di Ciorni doktor, Tokaj, Muskat, Pinot Gris... - mi sono parsi eccellenti. E non ho potuto resistere dal concedermi un acquisto di un cospicuo numero di bottiglie nell'adiacente spaccio (fra cui due da collezione, annate Novanta, a prezzi abbordabilissimi). Dimenticavo: nel gruppo cui appartenevo - una cinquantina di persone, ad occhio -, non pochi degustatori hanno limitato la loro esperienza ad un solo paio di bicchieri. Gli altri, alla fine, erano rimasti intonsi. E alla portata di chi non si era ancora saziato...

Ho fatto il percorso guidato nelle cantine dove si vedono rarissime bottiglie che hanno oltre 100 anni anche se non credo che il vino sarebbe ancora buono. Interessante il metodo di stagionatura che genera vino solo di tipo marsalato oppure dry ma liquoroso.