Abbiamo dormito in questo monastero e lo abbiamo visitato poi la mattina successiva dopo aver visto la messa mattutina. E' un monastero interessante e il fatto di poterci anche dormire, può essere una bella alternativa per fare qualcosa di diverso. La visita è interessante più che altro per la macchina da stampa che è presente all'interno del piccolo museo.

È dedicato a Sant'Antonio il Grande. Viene comunemente chiamato Qozhaya, in riferimento alla valle in cui si trova. Qozhaya è considerato uno dei monasteri più antichi della valle, fu fondato durante l'impero romano negli ultimi secoli della Fenicia romana. Gli storici e gli studiosi suppongono che questo monastero sia stato costruito e iniziato ad essere occupato da eremiti all'inizio del IV secolo. Fu più volte saccheggiato, incendiato e raso al suolo, ma rimangono ancora vestigia risalenti al VII secolo. Vi sono annessi diversi eremi; e in un certo periodo (probabilmente il XII secolo dC) fu sede del Patriarca maronita. Nel 1584 fu installata in questo monastero la prima tipografia non ebraica del Medio Oriente, e la terza in assoluto. Appartiene ancora a questo importante Ordine. Qozhaya fu al suo apice nella prima parte del XIX secolo con più di 300 monaci che vi appartenevano. Con le sue vaste proprietà nella valle, Qozhaya è uno dei monasteri più ricchi dell'Ordine. Contribuisce economicamente al mantenimento dei monasteri meno fortunati dell'Ordine.