Durante la gita in barda sul lago Inle siamo andati a visitare il monastero Nga Phe Chaung (Nga Phe Kyaung) che era famoso per i gatti addestrati dai monaci a saltare attraverso un cerchio. Però ora non ci sono più gatti e resta da vedere solo il monastero. Nga Phe Chaung è il più grande e antico monastero del Lago Inle e vale comunque la pena di visitarlo per l'architettura. Anche lui, come i villaggi attorno, è costruito su palafitte in legno di teak. In legno anche la struttura che data a metà Ottocento. All’interno c’è una raccolta di vecchie immagini del Buddha del Myanmar provenienti da diverse aree che vale la pena vedere.

Noto per la collezione di antiche rappresentazioni di Buddha Shan che si trovano al suo interno e ancora più noto per i suoi "gatti salterini". Adesso ci sono tanti gatti che gironzolano e oziano un po' ovunque (uno era anche intento a mangiare in una ciotola dove prima avevamo sgranocchiato dei fagioli tostati insieme a del tè che è sempre a disposizione di chi va a pregare) e sembra che questa particolarità dei gatti che saltavano sia stata eliminata da un monaco che non voleva che la gente fosse attratta più da questo divertimento che da motivi spirituali. Comunque il fascino del monastero fa si che la visita valga assolutamente la pena. Inoltre la gente che era lì per pregare, è stata così carina e simpatica nell'offrirci tè e snack (quelli del gatto!), nel cercare la nostra compagnia nel loro mondo e scattandoci foto insieme a loro. Persone squisite con cui apparentemente non si ha nulla in comune, ma che ti lasciano nel cuore tanta serenità.