Città davvero di confine, quindi quasi al limite del nostro occidente e assai vicina all’oriente e a culture per noi lontane: la sua posizione, tra le sorgenti dei grandi fiumi Tigri ed Eufrate, ne fa luogo strategico; tra l’altro ha una cinta muraria che -da queste parti- dicono (credo esagerando) essere seconda solo alla grande muraglia cinese, ma comunque si vede dai satelliti orbitanti.

Non mi sono recato sulle rive di questo importante fiume, ma l'ho visto benissimo da due punti della Ic Kale,la cittadella sovrastante il punto più a nordest delle mura di Diyarbakir, cittadella interessante per varie costruzioni molto ben tenute. Si ammira nella sua imponenza il fiume Tigri verso nord salendo sulla parte più alta della zona, lo si vede scendere verso sud, passare sotto un ponte che è parte di una grande arteria periferica poco trafficata, per poi riapparire tra prati e orti più a sud. Il nome Tigri è particolarmente evocativo e poterlo vedere da questa parte della città, che andrebbe comunque visitata, è un indubbio ulteriore pregio della capitale curda. Non è a due passi, ma lo si vede e fotografa bene tra il verde settembrino della vegetazione circostante.