il cosiddetto Monastero d’oro (Shwenandaw) era il padiglione del vecchio palazzo reale, donato ai monaci alla morte del penultimo re dal figlio che credeva che il padiglione fosse abitato dallo spirito del padre e non riusciva ad abitarci. Così decise di smontare il padiglione e farlo rimontare in un terreno vicino al monastero di Atumashi. Tra l’altro non era la prima volta che il padiglione veniva spostato perché faceva parte del palazzo nella vecchia capitale Anuradapura. Quando faceva parte del palazzo era decorato con dorature e lavori in vetro ma la parte più impressionante che merita assolutamente di essere apprezzata è il lavoro di intaglio in legno di teak di miti buddisti che orna le pareti e il tetto. Mi ha lasciato davvero a bocca aperta: che lavori!

complesso costruito interamente in legno di tek a quattro piani. Fu trasferito nella sua posizione attuale dopo la morte del re. Questo lo salvò da un devastante incendio durante la seconda guerra mondiale. Molto bello.