Questo piccolo edificio (un ex convento) dall'esterno sobrio sembra in contrasto con l'importanza storica e religiosa del Patriarcato e dei suoi manufatti rari e preziosi. A causa della penombra, dell'accesso limitato e della mancanza di pannelli informativi, è difficile apprezzare appieno gli interni e le icone (da qui solo tre stelle). Ci sono molti caffè, ristoranti e negozi nelle strade vicine. Dalla scissione della Chiesa cristiana nel 1054, il Patriarca ecumenico è stato il leader spirituale dei cristiani greco-ortodossi del mondo, traendo legittimità da via Andrea che si dice abbia fondato il vescovado di Bisanzio (l'equivalente del papato romano che traccia le sue origini per definire Pietro il primo vescovo di Roma). Immediatamente prima della conquista ottomana, il patriarcato era ospitato in un palazzo adiacente alla Cattedrale della Santa Saggezza (ora Hagia Sophia). Il Patriarcato si trasferì nella sede attuale (la sua quinta sede) nel 1600. Nel nartece (portico) ci sono due deliziosi tavolini con candele e, su entrambi i lati delle porte della navata centrale (aperte solo durante le funzioni religiose), ci sono icone raffiguranti una strada a cavallo. Giorgio che uccide il drago e il profeta Elia (raffigurato con indumenti di pelliccia per onorare i mercanti di pelliccia che portarono il sistema idrico nell'area locale). Sopra la porta della navata nord (a sinistra) c'è un'icona dorata della Vergine col Bambino. Nella navata, puoi sbirciare sopra gli stalli dei cantori in noce per vedere l'iconostasi dorata a più livelli, il trono patriarcale, il pulpito e due supporti dei cantori intarsiati in noce e avorio, ma non puoi vedere nessuno dei dettagli. Non è possibile accedere all'altare. Le piccole icone nei livelli superiori dell'iconostasi mostrano gli apostoli, le 12 principali feste cristiane e scene della Bibbia, ma i pannelli al centro sono appena visibili. Le icone più grandi a destra delle porte reali raffigurano Cristo in trono come il Grande Sommo Sacerdote e Via Giovanni Battista. Quelli a sinistra mostrano la Vergine come “l’Albero di Jesse” (illustrando la genealogia di Cristo) e scene della vita e del martirio di strada. Giorgio. Nella navata settentrionale si può vedere un'icona della Vergine con il Bambino del XII secolo (interamente ricoperta d'oro e d'argento, tranne i volti e le mani sbiadite); le scale fino al pulpito; e tre icone davanti a reliquiari di marmo contenenti le reliquie di Basilio Magno (noto per il suo lavoro con i poveri e gli svantaggiati in Cappadocia); via Giovanni Crisostomo (famosa per i suoi sermoni); e via Gregory, la cui festa congiunta viene commemorata il 30 gennaio. Le reliquie di questi ultimi due santi furono saccheggiate dai Quarti Crociati e rimasero a Roma fino alla restituzione da parte di Papa Giovanni Paolo II nel 2004. Nella navata sud, ci sono tre grandi scrigni con le reliquie di tre prime sante: via Eufemia (martirizzata dai romani perché si rifiutò di partecipare a una festa pagana); L'imperatrice Teofano (nota per la rinuncia alle ricchezze terrene e la vita di devozione); e via Solomone o forse Mary Salome (una delle tre donne che stavano ai piedi del Cristo crocifisso e che scoprirono che la pietra era stata rotolata via dalla sua tomba). Puoi anche vedere un pannello dall'aspetto fragile della metà dell'XI secolo raffigurante la Vergine col Bambino e, nell'angolo anteriore, una sezione del pilastro di legno dove si dice che Cristo sia stato incatenato e fustigato prima della sua crocifissione (portato dalla Terra Santa per strada Elena, la madre dell'imperatore Costantino) .

Posto così meraviglioso. Il luogo della nostra anima! Conveniente per i visitatori gratuitamente. Ci sono molte reliquie di Christian. È un onore entrare in contatto con loro.