In visita al palazzo reale, vicino al tempio del Buddha di Smeraldo, non si può non notare questa scultura che riproduce in scala ridotta il famoso complesso di Angkor Wat. Curioso che si trovi qui. Poi si scopre che fu voluto da un re all’epoca in cui il regno comprendeva anche la Cambogia.

Il Wat Phra Kaeo è costituito da un insieme di templi sempre chiusi al pubblico, belli ma non correlati tra loro, troppo vicini l'un l'altro, con disposizioni anche noiose per accedervi, iperfrequentati dal singolare popolo dei selfisti. In tale non accattivante contesto è stata inserita questa riproduzione di Angkor Wat, insensatezza somma, come piazzare una riproduzione del Colosseo tra i templi di Kyoto. Ciò detto e sottolineato di negativo, il giudizio va a mio avviso riferito a tale riproduzione in scala ridotta, prescindendo dal contesto da me indicato. In tale ottica, la riproduzione non è mal fatta, semmai è caratterizzata da una discutibile fantasia nel proporre i prang più interni come se non fossero caratterizzati dai segni del tempo. Tali prang sono in realtà, a Siem Reap, molto malandati e poco leggibili in certi casi, mentre in questa riproduzione paiono perfetti. Licenza riproduttiva.... Può essere un'anticipazione di quanto un turista vedrà in Cambogia o un ripasso per chi c'è già stato. Nulla di più e nulla di meno. Da vedere passando vicino.