Zambia National Museum

Zambia National Museum

Zambia National Museum
3.5
Cosa dicono le persone
Di francescoluisa
ZAMBIA: PIÙ CHE UN VIAGGIO UN’ESPERIENZA DI VITA
Punteggio 5,0 su 5ago 2011
LA NATURA IN CITTA’ Ci piace iniziare il nostro diario di viaggio con una foto di due simpatici e sorridenti ragazzi che tornano da scuola… mentre dividono quel poco che hanno da mangiare. Ci piace ripensare spesso al sorriso di questi ragazzi e dei tanti bambini incontrati lungo il nostro itinerario… sorriso che ci ha contagiato e rimarrà per sempre nei nostri cuori. È questo il primo e più forte ricordo che abbiamo di questa incredibile terra … Sorvoliamo Lo Zambia, grande quanto Inghilterra, Francia e Irlanda, con un volo proveniente da Johannesburg; dall’alto ammiriamo le immense e aride pianure. Stiamo per atterrare a Livingstone quando un gigantesco serpente d’acqua si muove sinuoso nella savana… è il fiume Zambesi. Seguendo con lo sguardo il suo corso, restiamo prima stupiti e poi incantati dalla grande distesa di fumo causato dallo spumeggiare dell’acqua e dagli splendidi arcobaleni creati dalle acque del fiume in caduta libera … sono le grandiose Cascate Vittoria. Tutti i passeggeri si spostano da un lato del traballante aereo e, con i nasi spiaccicati ai finestrini, guardano “mother Nature” Giunti a Livingstone, recuperiamo gli zaini e, accolti dal proprietario della struttura ricettiva, facciamo un tuffo in camera e, senza alcun indugio, ci immergiamo nei colori e nei profumi del Paese. Facciamo una passeggiata lungo l’unica strada che porta alle cascate. Non vediamo turisti ma molti bambini che ci guardano con occhi pieni di stupore e meraviglia, attratti dal colore della nostra pelle. Per la prima volta sperimentiamo la sensazione di essere indicati come “diversi”… Incontriamo alcuni venditori di banane, uova, carote, pomodori, pannocchie e melanzane fritte; vediamo minuscoli botteghini dove si vendono coca cola e caramelle, orologi e i primissimi cellulari comparsi in Italia. E poi, lungo la strada, notiamo tante persone che si muovono lentamente e vanno e vengono… a piedi… rigosamente a piedi… Qualche tassista ci offre il suo servizio, ma noi preferiamo unirci al via vai… fermarci agli angoli delle strade, ammirare le persone e soprattutto i numerosissimi bambini che tornano da scuola con i fratelli maggiori che danno loro la mano. Abbiamo pensato che, nelle nostre realtà, anche essi, pur essendo più grandi, verrebbero accompagnati. Evidentemente sono cresciuti in fretta e i loro 5 anni non corrispondono a quelli dei bambini europei. E’ poco più tardi dell’alba… un neonato e un gallo si sgolano … inizia così il nostro secondo giorno in Zambia. Colazione all’inglese così come usavano i vecchi coloni e via verso le cascate Vittoria. Ci accompagna il nostro nuovo amico, il tassista Hoen. Durante il percorso di circa dieci chilometri, facciamo incontri straordinari: grandi babbuini, perfettamente integrati con l’uomo e la città, e immensi elefanti che vivono nel bush, ai lati della strada. Eccoci arrivati alle cascate Vittoria che, questa volta, possiamo goderci da vicino. Gli abitanti del luogo le chiamano Mosi – oa – Tunya (fumo che tuona); nessun nome è stato mai più appropriato perché, cadendo dall’alto, le acque del fiume tuonano e sprigionano una quantità incredibile di vapore acqueo. Restiamo incantati ad ammirare il continuo e immenso flusso d’acqua che sembra esplodere, tanta è la sua potenza. Sapevamo che Il fiume Zambesi si tuffa in uno stretto dirupo con una caduta doppia rispetto a quelle del Niagara, ma ignoravamo le emozioni che si provano dinanzi alla forza dell’acqua e ai grandiosi arcobaleni multipli che tagliano l’acqua e si affacciano nella rigogliosissima vegetazione. Osserviamo le cascate da tutti i punti possibili: di fronte, stando su una sorta di balconata modello cinema; dal retro proprio dalle rapide che precedono il salto e da vicinissimo, a pochi metri di distanza, su uno stupendo ponticello … completamente bagnati … Una passeggiata nell’arcobaleno è stata un’esperienza unica e, forse, irripetibile! Sono passati appena due giorni e ci sentiamo pienamente integrati con Livingstone. Ce ne andiamo in giro per osservare e comprendere il più possibile lo stile di vita e la cultura della gente del luogo. Ci rendiamo conto che non conoscono la fretta né gli isterismi di vario genere di chi vive nelle nostre città. Tutti attendono pazientemente il proprio turno, hanno un’aria rilassata e paziente, sono estremamente gentili e disponibili al dialogo. APPRENDIMENTO on the road Lasciamo Livingstone alla volta di Lusaka che attraversiamo in auto per raggiungere il fiume Kafue, che si trova dopo Chirundu. A Lusaka percepiamo l’aria di una qualsiasi metropoli. Le strade che percorriamo sono piene di gente in movimento, di edifici nuovi accanto ad altri vecchi e cadenti, di venditori ambulanti ai semafori, di mega cartelloni pubblicitari, di operai che picconano le strade - nel vederli, pensiamo che deve essere proprio faticoso farlo con strumenti rudimentali e sotto la canicola cittadina -, di tanti mini-bus, unico mezzo di trasporto pubblico che collega la città con i numerosissimi villaggi sparsi nel resto del Paese. Essi sono gremiti, oltre l’impossibile, di persone che trasportano di tutto; notiamo che sono piuttosto lenti e fanno tantissime soste per far salire nuovi passeggeri. La strada che porta a Chirundu ci ha dato emozioni fortissime… attraversiamo la savana e notiamo villaggi, villaggi e ancora villaggi… nei punti più sperduti, con case fatte di paglia e fango. La nostra nuova amica Lumumba ci dà alcune interessanti informazioni. Dice che in ogni villaggio abitano più famiglie e che la loro vita civile e sociale è organizzata in modo assolutamente democratico, con un capo villaggio e un consiglio rappresentativo dei restanti membri delle famiglie, costituito dallo stesso numero di donne e di uomini. E pensare che noi uomini civilizzati li consideriamo arretrati. Colui che aspira a diventare capo-villaggio deve dimostrare il proprio coraggio ingoiando una grossa pietra che gli rimarrà nello stomaco a vita… Una volta eletto, qualora non dovesse essere reputato dai membri del consiglio adeguato a soddisfare gli interessi della comunità del villaggio, viene ucciso con una pozione letale, inserita, a sua insaputa, nel pasto…Il buon governo del villaggio vale più della vita di un uomo. In questi luoghi, i ritmi della vita sono dati da quelli della natura. Il cibo più diffuso è il mais e l’acqua viene raccolta direttamente dal fiume e trasportata al villaggio dalle donne e dai bambini. Ci colpisce vedere che …Tutti camminano ai bordi della strada, gruppi di minuscoli fanciulli completamente indifesi si muovono con estrema sicurezza nella savana… ogni tanto vediamo dei gruppetti di ragazzini che fanno degli scatti da centometristi perché sembra che un’auto si fermi per dar loro un passaggio. La loro resistenza alla fatica colpisce il nostro cuore … AFRICAN SUNSETS Dopo aver superato Chirundu, importante città di snodo per i camion carichi di merce, arriviamo sul fiume Kafue, al nostro alloggio; da qui possiamo godere della vista della savana che si stende in maniera smisurata fino al lontano orizzonte. Ci accolgono delle simpatiche e curiose scimmiette, non crediamo ai nostri occhi. Nei giorni successivi, le aspettiamo per gustarci i loro atteggiamenti; ci sembra di vedere in loro noi stessi, un po’rimpiccioliti e con qualche pelo in più . I quattro giorni che trascorriamo sul Kafue sono dedicati all’esplorazione del fiume e della natura. Il fiume è popolato da ippopotami di cui emergono solo le orecchie e gli occhi, coccodrilli potentissimi ed eleganti al tempo stesso e da stupendi elefanti. A bordo di una piccola e silenziosa barca, in compagnia della guida Forb che continua a subire il fascino del luogo, osserviamo i dominatori incontrastati del river che si mostrano in atteggiamenti diversi, in un habitat quasi privo della presenza umana… Riprendiamo con la nostra piccola telecamera elefanti, ippopotami e coccodrilli, mentre bevono, mangiano, si rilassano al sole e… coccolano i loro cuccioli. Documentare questi fantastici animali nel loro ambiente naturale è una splendida sensazione. Tutto questo sino al tramonto del sole che ci regala visioni uniche e incantevoli di grandiosi tramonti che lasciano col fiato sospeso. … un’immensa palla infuocata di sole che, in circa 10 minuti ,scompare al di sotto degli altipiani lasciandoci stupefatti in contemplazione dell’infinito …; un bagliore rossastro/arancione che lascia un’affascinante luce residua in tutto l’orizzonte conclude le meravigliose giornate sul River Kafue GLI ELEFANTI CHE ATTRAVERSANO IL GIARDINO DI CASA Con un volo da Lusaka ci spostiamo nell’area del parco nazionale del South Luangwa. Siamo pronti per la savana: il regno degli animali, di tutti gli animali che abbiamo sempre visto nel mondo di Quark… Prima di partire, qualche piccola raccomandazione da parte dei proprietari della struttura… non meravigliatevi se mentre camminate vi raggiunge una famigliola di elefanti o vi si avvicina una giraffa curiosa o sentite che un cespuglio è stato divelto da un ippopotamo interessato ad un ciuffetto d’erba. Naturalmente a queste parole non ci si può credere soprattutto se te le fornisce un “operatore del settore turistico”… ma comunque … Ora siamo pronti… e più consapevoli. Seduti sulle sponde del fiume ad ammirare il panorama … subito, non crediamo ai nostri occhi nel vedere gli elefanti che passeggiano vicino al nostro alloggio e la sera, mentre siamo seduti a tavola, che stazionano fuori dal “ristorante” … tutti in silenzio, immobili ad ammirarli, non accade tutti i giorni. E che dire della notte in cui notiamo che un grosso ippopotamo mentre mangia un’insalata di erbe fresche del prato proprio sotto la nostra finestra …? O dei babbuini che giocano sul tetto della nostra casa scivolando e amoreggiando? …o dei coccodrilli stesi al sole sulle sponde del fiume Luangwa…, mentre noi scattiamo centinaia di foto? RICAMBIAMO LA VISITA… ANIMAL HOUSE. Il parco del South Luangwa (delimitato da un cancello che serve solo per far pagare il biglietto 20 dollari Usa a persona, ma è completamente aperto da ogni altro punto) è un vero tripudio di animali, non manca quasi nessuno all’appello della “classe della savana”. Il primo incontro è con le elegantissime antilopi e i puku che, data la conformazione delle zampe, sembra che abbiano i tacchi a spillo; seguono le deliziose e raffinate giraffe e le simpatiche zebre con le loro caratteristiche strisce e, poi, ecco un branco di bufali - circa 500 circondano la nostra auto e questa volta ci sembra proprio di girare un documentario di “Super Quark”- desiderosi di arrivare all’acqua e forse fiduciosi di non incontrare i veri padroni del fiume, ossia i solitari coccodrilli. E poi ancora le spelacchiate iene, il “fisicato” ed agile leopardo che alla sola vista del leone, sovrano nell’arena, decide bene di cedere il posto al campione di mille battaglie che sembra far valere la supremazia di RE. Abbiamo anche l’onore di assistere ad un accoppiamento tra un leone e una leonessa, che delusi dal fallito attacco al branco di bufali si consolano piacevolmente. Intere famiglie di elefanti si spostano per cercare la migliore verdura, mentre con incredibile dolcezza un’elefantessa protegge il suo “piccolo”. Tocchiamo con mano quanto sia forte il legame parentale tra i pachidermi. Non potevano mancare i volatili, di ogni specie e colore. Riconosciamo l’aquila, simbolo dello Zambia, che domina la visuale aerea dal ramo più alto, una sorta di faraona e poi tantissime specie locali, davvero stupende con i piumaggi dai colori cangianti che si potevano scoprire in tutta la loro bellezza non appena si levavano in volo. PURTROPPO SI RITORNA Il rientro a casa è stato sconcertante; sono bastati solo 15 giorni in Zambia per allontanarci dal nostro mondo e dalla nostra cultura. Per giorni ci sono mancati grandi spazi, i lunghi silenzi, i colori abbaglianti… la Natura in tutte le sue forme ed espressioni. Pensiamo, però, di essere tornati più ricchi e consapevoli grazie a questa terra che ci ha dato sensazioni ed emozioni molto forti, intense e soprattutto indimenticabili Ci piace concludere ripensando ai tanti bambini che tornano da scuola… con la speranza che grazie all’istruzione molti dei problemi dello Zambia, saranno risolti in un futuro non molto lontano. I viaggiatori indipendenti che volessero recarsi in una magnifica terra e che hanno bisogno di informazioni per programmare, organizzare e partire per un fantastico viaggio in Zambia ... Fai da noi x voi... possono contattarci al nostro indirizzo: P.S. NO AGENCY.

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francescoluisa
Milano, Italia12 contributi
Punteggio 5,0 su 5
ago 2011
LA NATURA IN CITTA’
Ci piace iniziare il nostro diario di viaggio con una foto di due simpatici e sorridenti ragazzi che tornano da scuola… mentre dividono quel poco che hanno da mangiare. Ci piace ripensare spesso al sorriso di questi ragazzi e dei tanti bambini incontrati lungo il nostro itinerario… sorriso che ci ha contagiato e rimarrà per sempre nei nostri cuori.

È questo il primo e più forte ricordo che abbiamo di questa incredibile terra …

Sorvoliamo Lo Zambia, grande quanto Inghilterra, Francia e Irlanda, con un volo proveniente da Johannesburg; dall’alto ammiriamo le immense e aride pianure.

Stiamo per atterrare a Livingstone quando un gigantesco serpente d’acqua si muove sinuoso nella savana… è il fiume Zambesi. Seguendo con lo sguardo il suo corso, restiamo prima stupiti e poi incantati dalla grande distesa di fumo causato dallo spumeggiare dell’acqua e dagli splendidi arcobaleni creati dalle acque del fiume in caduta libera … sono le grandiose Cascate Vittoria.

Tutti i passeggeri si spostano da un lato del traballante aereo e, con i nasi spiaccicati ai finestrini, guardano “mother Nature”

Giunti a Livingstone, recuperiamo gli zaini e, accolti dal proprietario della struttura ricettiva, facciamo un tuffo in camera e, senza alcun indugio, ci immergiamo nei colori e nei profumi del Paese.

Facciamo una passeggiata lungo l’unica strada che porta alle cascate. Non vediamo turisti ma molti bambini che ci guardano con occhi pieni di stupore e meraviglia, attratti dal colore della nostra pelle. Per la prima volta sperimentiamo la sensazione di essere indicati come “diversi”…

Incontriamo alcuni venditori di banane, uova, carote, pomodori, pannocchie e melanzane fritte; vediamo minuscoli botteghini dove si vendono coca cola e caramelle, orologi e i primissimi cellulari comparsi in Italia. E poi, lungo la strada, notiamo tante persone che si muovono lentamente e vanno e vengono… a piedi… rigosamente a piedi…

Qualche tassista ci offre il suo servizio, ma noi preferiamo unirci al via vai… fermarci agli angoli delle strade, ammirare le persone e soprattutto i numerosissimi bambini che tornano da scuola con i fratelli maggiori che danno loro la mano. Abbiamo pensato che, nelle nostre realtà, anche essi, pur essendo più grandi, verrebbero accompagnati. Evidentemente sono cresciuti in fretta e i loro 5 anni non corrispondono a quelli dei bambini europei.

E’ poco più tardi dell’alba… un neonato e un gallo si sgolano … inizia così il nostro secondo giorno in Zambia.

Colazione all’inglese così come usavano i vecchi coloni e via verso le cascate Vittoria. Ci accompagna il nostro nuovo amico, il tassista Hoen. Durante il percorso di circa dieci chilometri, facciamo incontri straordinari: grandi babbuini, perfettamente integrati con l’uomo e la città, e immensi elefanti che vivono nel bush, ai lati della strada.

Eccoci arrivati alle cascate Vittoria che, questa volta, possiamo goderci da vicino. Gli abitanti del luogo le chiamano Mosi – oa – Tunya (fumo che tuona); nessun nome è stato mai più appropriato perché, cadendo dall’alto, le acque del fiume tuonano e sprigionano una quantità incredibile di vapore acqueo. Restiamo incantati ad ammirare il continuo e immenso flusso d’acqua che sembra esplodere, tanta è la sua potenza.

Sapevamo che Il fiume Zambesi si tuffa in uno stretto dirupo con una caduta doppia rispetto a quelle del Niagara, ma ignoravamo le emozioni che si provano dinanzi alla forza dell’acqua e ai grandiosi arcobaleni multipli che tagliano l’acqua e si affacciano nella rigogliosissima vegetazione.

Osserviamo le cascate da tutti i punti possibili: di fronte, stando su una sorta di balconata modello cinema; dal retro proprio dalle rapide che precedono il salto e da vicinissimo, a pochi metri di distanza, su uno stupendo ponticello … completamente bagnati …

Una passeggiata nell’arcobaleno è stata un’esperienza unica e, forse, irripetibile!

Sono passati appena due giorni e ci sentiamo pienamente integrati con Livingstone. Ce ne andiamo in giro per osservare e comprendere il più possibile lo stile di vita e la cultura della gente del luogo. Ci rendiamo conto che non conoscono la fretta né gli isterismi di vario genere di chi vive nelle nostre città. Tutti attendono pazientemente il proprio turno, hanno un’aria rilassata e paziente, sono estremamente gentili e disponibili al dialogo.
APPRENDIMENTO on the road

Lasciamo Livingstone alla volta di Lusaka che attraversiamo in auto per raggiungere il fiume Kafue, che si trova dopo Chirundu.

A Lusaka percepiamo l’aria di una qualsiasi metropoli. Le strade che percorriamo sono piene di gente in movimento, di edifici nuovi accanto ad altri vecchi e cadenti, di venditori ambulanti ai semafori, di mega cartelloni pubblicitari, di operai che picconano le strade - nel vederli, pensiamo che deve essere proprio faticoso farlo con strumenti rudimentali e sotto la canicola cittadina -, di tanti mini-bus, unico mezzo di trasporto pubblico che collega la città con i numerosissimi villaggi sparsi nel resto del Paese. Essi sono gremiti, oltre l’impossibile, di persone che trasportano di tutto; notiamo che sono piuttosto lenti e fanno tantissime soste per far salire nuovi passeggeri.

La strada che porta a Chirundu ci ha dato emozioni fortissime… attraversiamo la savana e notiamo villaggi, villaggi e ancora villaggi… nei punti più sperduti, con case fatte di paglia e fango.

La nostra nuova amica Lumumba ci dà alcune interessanti informazioni. Dice che in ogni villaggio abitano più famiglie e che la loro vita civile e sociale è organizzata in modo assolutamente democratico, con un capo villaggio e un consiglio rappresentativo dei restanti membri delle famiglie, costituito dallo stesso numero di donne e di uomini. E pensare che noi uomini civilizzati li consideriamo arretrati. Colui che aspira a diventare capo-villaggio deve dimostrare il proprio coraggio ingoiando una grossa pietra che gli rimarrà nello stomaco a vita… Una volta eletto, qualora non dovesse essere reputato dai membri del consiglio adeguato a soddisfare gli interessi della comunità del villaggio, viene ucciso con una pozione letale, inserita, a sua insaputa, nel pasto…Il buon governo del villaggio vale più della vita di un uomo.

In questi luoghi, i ritmi della vita sono dati da quelli della natura. Il cibo più diffuso è il mais e l’acqua viene raccolta direttamente dal fiume e trasportata al villaggio dalle donne e dai bambini.

Ci colpisce vedere che …Tutti camminano ai bordi della strada, gruppi di minuscoli fanciulli completamente indifesi si muovono con estrema sicurezza nella savana… ogni tanto vediamo dei gruppetti di ragazzini che fanno degli scatti da centometristi perché sembra che un’auto si fermi per dar loro un passaggio.

La loro resistenza alla fatica colpisce il nostro cuore …

AFRICAN SUNSETS

Dopo aver superato Chirundu, importante città di snodo per i camion carichi di merce, arriviamo sul fiume Kafue, al nostro alloggio; da qui possiamo godere della vista della savana che si stende in maniera smisurata fino al lontano orizzonte.

Ci accolgono delle simpatiche e curiose scimmiette, non crediamo ai nostri occhi. Nei giorni successivi, le aspettiamo per gustarci i loro atteggiamenti; ci sembra di vedere in loro noi stessi, un po’rimpiccioliti e con qualche pelo in più .

I quattro giorni che trascorriamo sul Kafue sono dedicati all’esplorazione del fiume e della natura.

Il fiume è popolato da ippopotami di cui emergono solo le orecchie e gli occhi, coccodrilli potentissimi ed eleganti al tempo stesso e da stupendi elefanti. A bordo di una piccola e silenziosa barca, in compagnia della guida Forb che continua a subire il fascino del luogo, osserviamo i dominatori incontrastati del river che si mostrano in atteggiamenti diversi, in un habitat quasi privo della presenza umana… Riprendiamo con la nostra piccola telecamera elefanti, ippopotami e coccodrilli, mentre bevono, mangiano, si rilassano al sole e… coccolano i loro cuccioli.

Documentare questi fantastici animali nel loro ambiente naturale è una splendida sensazione. Tutto questo sino al tramonto del sole che ci regala visioni uniche e incantevoli di grandiosi tramonti che lasciano col fiato sospeso.

… un’immensa palla infuocata di sole che, in circa 10 minuti ,scompare al di sotto degli altipiani lasciandoci stupefatti in contemplazione dell’infinito …; un bagliore rossastro/arancione che lascia un’affascinante luce residua in tutto l’orizzonte conclude le meravigliose giornate sul River Kafue

GLI ELEFANTI CHE ATTRAVERSANO IL GIARDINO DI CASA

Con un volo da Lusaka ci spostiamo nell’area del parco nazionale del South Luangwa.

Siamo pronti per la savana: il regno degli animali, di tutti gli animali che abbiamo sempre visto nel mondo di Quark…

Prima di partire, qualche piccola raccomandazione da parte dei proprietari della struttura… non meravigliatevi se mentre camminate vi raggiunge una famigliola di elefanti o vi si avvicina una giraffa curiosa o sentite che un cespuglio è stato divelto da un ippopotamo interessato ad un ciuffetto d’erba. Naturalmente a queste parole non ci si può credere soprattutto se te le fornisce un “operatore del settore turistico”… ma comunque … Ora siamo pronti… e più consapevoli.

Seduti sulle sponde del fiume ad ammirare il panorama … subito, non crediamo ai nostri occhi nel vedere gli elefanti che passeggiano vicino al nostro alloggio e la sera, mentre siamo seduti a tavola, che stazionano fuori dal “ristorante” … tutti in silenzio, immobili ad ammirarli, non accade tutti i giorni.

E che dire della notte in cui notiamo che un grosso ippopotamo mentre mangia un’insalata di erbe fresche del prato proprio sotto la nostra finestra …? O dei babbuini che giocano sul tetto della nostra casa scivolando e amoreggiando? …o dei coccodrilli stesi al sole sulle sponde del fiume Luangwa…, mentre noi scattiamo centinaia di foto?

RICAMBIAMO LA VISITA… ANIMAL HOUSE.

Il parco del South Luangwa (delimitato da un cancello che serve solo per far pagare il biglietto 20 dollari Usa a persona, ma è completamente aperto da ogni altro punto) è un vero tripudio di animali, non manca quasi nessuno all’appello della “classe della savana”.

Il primo incontro è con le elegantissime antilopi e i puku che, data la conformazione delle zampe, sembra che abbiano i tacchi a spillo; seguono le deliziose e raffinate giraffe e le simpatiche zebre con le loro caratteristiche strisce e, poi, ecco un branco di bufali - circa 500 circondano la nostra auto e questa volta ci sembra proprio di girare un documentario di “Super Quark”- desiderosi di arrivare all’acqua e forse fiduciosi di non incontrare i veri padroni del fiume, ossia i solitari coccodrilli. E poi ancora le spelacchiate iene, il “fisicato” ed agile leopardo che alla sola vista del leone, sovrano nell’arena, decide bene di cedere il posto al campione di mille battaglie che sembra far valere la supremazia di RE.

Abbiamo anche l’onore di assistere ad un accoppiamento tra un leone e una leonessa, che delusi dal fallito attacco al branco di bufali si consolano piacevolmente. Intere famiglie di elefanti si spostano per cercare la migliore verdura, mentre con incredibile dolcezza un’elefantessa protegge il suo “piccolo”. Tocchiamo con mano quanto sia forte il legame parentale tra i pachidermi.

Non potevano mancare i volatili, di ogni specie e colore. Riconosciamo l’aquila, simbolo dello Zambia, che domina la visuale aerea dal ramo più alto, una sorta di faraona e poi tantissime specie locali, davvero stupende con i piumaggi dai colori cangianti che si potevano scoprire in tutta la loro bellezza non appena si levavano in volo.

PURTROPPO SI RITORNA

Il rientro a casa è stato sconcertante; sono bastati solo 15 giorni in Zambia per allontanarci dal nostro mondo e dalla nostra cultura. Per giorni ci sono mancati grandi spazi, i lunghi silenzi, i colori abbaglianti… la Natura in tutte le sue forme ed espressioni.

Pensiamo, però, di essere tornati più ricchi e consapevoli grazie a questa terra che ci ha dato sensazioni ed emozioni molto forti, intense e soprattutto indimenticabili Ci piace concludere ripensando ai tanti bambini che tornano da scuola… con la speranza che grazie all’istruzione molti dei problemi dello Zambia, saranno risolti in un futuro non molto lontano.

I viaggiatori indipendenti che volessero recarsi in una magnifica terra e che hanno bisogno di informazioni per programmare, organizzare e partire per un fantastico viaggio in Zambia ...

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P.S. NO AGENCY.
Scritta in data 20 ottobre 2011
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.

Luke A
Londra, UK24 contributi
Punteggio 2,0 su 5
lug 2017 • Solo
L'intero museo esiste solo su un piano dell'edificio. C'è molto da vedere. E' stato progettato in modo che sia a piedi dal letto a baldacchino di poster lettura sulla storia e la cultura dello Zambia, ma non ci sono molti manufatti interessanti da osservare. Probabilmente non è una buona idea di venire qui con i bambini saranno immediatamente annoiarsi.

C'è un grande villaggio del modello di vita in Zambia rurale, che è interessante (e adornata con i polli ripiene reali) , ma può solo essere allungato per un massimo di 10 minuti
Language Weaver
Scritta in data 29 luglio 2017
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.

CH2914
Ginevra, Svizzera13 contributi
Punteggio 2,0 su 5
lug 2017 • Solo
Il museo ha molto da vedere. L'aspetto più interessante è la storia della storia di Zambias dal colonialismo all'indipendenza. C'è una piccola bel negozio di articoli da regalo. . .
Language Weaver
Scritta in data 11 luglio 2017
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.

Nimbu2010
Londra, UK89 contributi
Punteggio 1,0 su 5
giu 2017 • Solo
L'edificio del museo è un grande edificio moderno con due piani. Il piano terra è utilizzato per mostre temporanee e il secondo piano ha più mostre permanenti circa la storia di Zambia e alcune piuttosto grandi diorami della vita di villaggio africana. Il display ben noto caso con oggetti di stregoneria è su questo piano nascosto in un angolo.

Ingresso per i cittadini stranieri K 50 .

C'è un bar e un negozio di articoli da regalo che vendono le solite cose turistiche.

È davvero dipende da quello che la mostra temporanea è. L'esposizione permanente non si impiegano più di 10 - 15 minuti per andare in giro. Che era più che sufficiente.
Language Weaver
Scritta in data 2 giugno 2017
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luciasur
USA128 contributi
Punteggio 4,0 su 5
mag 2017 • Solo
Ho trovato la storia dello sviluppo del paese molto interessante. Ci sono un sacco di manufatti da Colonial e indipendenza epoche, ci sono un sacco di info su " " gruppi tribali, la schiavitù africana interna. Costo $ 6 per l'ingresso .
Language Weaver
Scritta in data 23 maggio 2017
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.

Judy s
lusaka10 contributi
Punteggio 5,0 su 5
ott 2016
Il Museo si trova in una posizione centrale e può essere raggiunto con i mezzi pubblici o con altri mezzi. Il museo ha molto da offrire, e può essere interessante quando si paga una visita ad una tariffa minima al gate. Una guida del tour vi portera' andata e mostrare più dei reperti esposti.
Language Weaver
Scritta in data 17 maggio 2017
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.

Cheeriop
Finlandia470 contributi
Punteggio 3,0 su 5
apr 2017 • Solo
Zambia museo Nazionale/Lusaka museo nazionale è piccola e compatta intro nella storia recente uno dei punti. Al piano terra c'è una contemporanea in continuo cambiamento. Vale la pena visitare un'ora.
Language Weaver
Scritta in data 15 aprile 2017
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.

nathan c
Lusaka, Zambia8 contributi
Punteggio 3,0 su 5
gen 2017 • Amici
Abbiamo visitato il museo con alcuni amici di fuori città. Il personale era molto disponibile, anche se il posto necessita alcuni tocchi per portare fino a zero.
Language Weaver
Scritta in data 31 marzo 2017
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.

ViennaTT
Vienna26 contributi
Punteggio 3,0 su 5
feb 2017 • Amici
Questo museo è stata una breve sosta mentre escursioni attraverso la città di Lusaka. E' a due piani; un piano aveva una mostra di studenti di arte, mentre il secondo più mostre permanenti. Il secondo piano ospita bisogno di qualche TLC e aspetto logoro. Le parti sulla storia politica erano uno dei punti interessanti ma lunghe e mancanza qualsiasi interazione qualunque. La parte migliore per noi era alla scoperta del negozio del museo al pianterreno che offre un sacco di merci a prezzi molto convenienti. Ne è valsa la pena per andare al museo solo per il negozio!
Language Weaver
Scritta in data 10 marzo 2017
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.

Loxa1a1
33 contributi
Punteggio 3,0 su 5
ott 2016 • Solo
Non molti reperti, facile per un breve tragitto a piedi - attraverso. Ancora, un'interessante esperienza, come ho avuto difficoltà a trovare informazioni sulla storia della Zambia online (diverso da wiki) .
Language Weaver
Scritta in data 3 febbraio 2017
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