Empty Quarter
Empty Quarter
4.5
Cosa dicono le persone
Nel cuore dell'Empty Quarter
gen 2020
Il Dhofar non è una meta semplice se non piacciono i soliti grandi resort e se non si vuole spendere una fortuna. Fidandoci dell'intuito e di alcune testimonianze online ci siamo affidati a Salim (WhatsApp +96896377772; e-mail:musalimsalim80@gmail.com). Salim ama il suo territorio e il suo lavoro, è una guida esperta e attenta alle tradizioni locali, ma allo stesso tempo un interlocutore rapido e dinamico, con un ottimo inglese (e un debole per gli italiani). Il primo giorno, partendo introno a ora di pranzo, abbiamo visto la via dell'incenso, la città "fantasma" di Ubar (qui la sosta è breve) e, soprattutto, l'Empty Quarter, nel quale ci siamo addentrati fino all'ottimo Al hshman camp, in cui abbiamo trascorso una notte da sogno (eravamo da soli!) dopo aver visto il sole tramontare dalla cima di una duna. Si tratta di un camp sobrio e in linea con lo spirito del deserto, ma fornito di generatore per corrente (attivato in alcune fasce orarie), tende confortevoli e bagni con acqua corrente: il mix perfetto. Soprattutto, non si tratta dei campi tendati dove portano le agenzie meno serie, situati al principio del deserto, alla terza duna utile e talvolta raggiungibili anche con 2 ruote motrici. Il secondo giorno ci siamo invece fatti portare in 4 spiagge bellissime e poco accessibili al turismo di massa, sia perché non perfettamente indicate, sia perché raggiungibili con strade in parte impervie e sterrate: Oasis, aftlaqoot, al mughsail e soprattutto al fazieha, con le sue decine di spiaggette di sabbia bianca incastonate tra monti e dromedari a piede libero. Il pomeriggio, dopo un salto al Wadi Darbat (dà il meglio con i monsoni), Salim ci ha lasciati in albergo per un pò di riposo, venendoci poi a riprendere verso sera per farci da ambasciatore della Salalah notturna. Non parliamo, ovviamente, di ristoranti quotati o locali alla moda (per quelli non serve una guida), ma della possibilità di sorseggiare un ottimo tè a casa di alcuni suoi amici, di farsi portare a fare compere in negozietti di fidata qualità (su nostra richiesta), di cenare in ristorantini fuori dai circuiti principali ma di ottimo livello. Insomma, l'Oman merita una sosta a Salalah.

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4.5
45 recensioni
Eccellente
38
Molto buono
3
Nella media
3
Scarso
0
Pessimo
1

santous
Roma, Italia4 contributi
gen 2020
Il Dhofar non è una meta semplice se non piacciono i soliti grandi resort e se non si vuole spendere una fortuna.
Fidandoci dell'intuito e di alcune testimonianze online ci siamo affidati a Salim (WhatsApp +96896377772; e-mail:musalimsalim80@gmail.com).
Salim ama il suo territorio e il suo lavoro, è una guida esperta e attenta alle tradizioni locali, ma allo stesso tempo un interlocutore rapido e dinamico, con un ottimo inglese (e un debole per gli italiani).
Il primo giorno, partendo introno a ora di pranzo, abbiamo visto la via dell'incenso, la città "fantasma" di Ubar (qui la sosta è breve) e, soprattutto, l'Empty Quarter, nel quale ci siamo addentrati fino all'ottimo Al hshman camp, in cui abbiamo trascorso una notte da sogno (eravamo da soli!) dopo aver visto il sole tramontare dalla cima di una duna.
Si tratta di un camp sobrio e in linea con lo spirito del deserto, ma fornito di generatore per corrente (attivato in alcune fasce orarie), tende confortevoli e bagni con acqua corrente: il mix perfetto. Soprattutto, non si tratta dei campi tendati dove portano le agenzie meno serie, situati al principio del deserto, alla terza duna utile e talvolta raggiungibili anche con 2 ruote motrici.
Il secondo giorno ci siamo invece fatti portare in 4 spiagge bellissime e poco accessibili al turismo di massa, sia perché non perfettamente indicate, sia perché raggiungibili con strade in parte impervie e sterrate: Oasis, aftlaqoot, al mughsail e soprattutto al fazieha, con le sue decine di spiaggette di sabbia bianca incastonate tra monti e dromedari a piede libero.
Il pomeriggio, dopo un salto al Wadi Darbat (dà il meglio con i monsoni), Salim ci ha lasciati in albergo per un pò di riposo, venendoci poi a riprendere verso sera per farci da ambasciatore della Salalah notturna.
Non parliamo, ovviamente, di ristoranti quotati o locali alla moda (per quelli non serve una guida), ma della possibilità di sorseggiare un ottimo tè a casa di alcuni suoi amici, di farsi portare a fare compere in negozietti di fidata qualità (su nostra richiesta), di cenare in ristorantini fuori dai circuiti principali ma di ottimo livello.
Insomma, l'Oman merita una sosta a Salalah.
Scritta in data 12 gennaio 2020
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.

Paola T
4 contributi
apr 2019
Divertente e adrenalinica la corsa con i fuoristrada . Cena e notte sotto le stelle ,un esperienza unica ! la guida e gli autisti professionali e non privi di simpatia . Un'esperienza da non perdere
Scritta in data 5 settembre 2019
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4Passaportiazonzo
Sondrio, Italia54 contributi
gen 2019 • Famiglia
Abbiamo fatto una gita di una sola giornata, addentrandoci non molto nel vero deserto sabbioso...ma ne vale assolutamente la pena! Le dune a perdita d’occhio, fare un po’ di dune bashing, vedere il sole che scompare all’orizzonte con colori dorati che scaldano il cuore, vedere i ns bimbi che si tuffano nella soffice sabbia. È stata veramente una bella esperienza.
Durante il viaggio, all’andata, ci siamo fermati a visitare la distesa di alberi di Franchincenso (patrimonio UNESCO) e la città perduta di Ubar. Non particolarmente entusiasmanti alla vista, ma sicuramente interessanti per la loro storia.
Unico neo il costo un po’ elevato di tutta la gita. Ad ogni modo, trovandosi nella zona di Salalah, non si può non fare.
Scritta in data 31 gennaio 2019
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tore5460
Toscana, Italia1.446 contributi
gen 2019 • Coppie
Siamo andati un pomeriggio con autista/ fuoristrada, partenza ore 13, rientro alle 21. Viaggio massacrante, sono oltre 5 ore fra a/r per restare poco più di due ore nel deserto. Credo che oltre alla spesa, non valga la pena. infatti arriviamo in un punto molto turistico e attendiamo il tramonto, bello ma niente di particolare. Penso invece che sia il caso di rimanere almeno una notte nel deserto per viverlo in tutto, colori, il cielo notturno, alba. invece di vederlo da forsennati come nel nostro caso. Peccato. Ho camminato cmq nei dintorni e ho visto tanti resti di "monnezza" da pic nic, Tutto il mondo è, purtroppo, uguale.
Scritta in data 30 gennaio 2019
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serenaactis
San Giusto Canavese, Italia1.626 contributi
gen 2019 • Famiglia
Escursione organizzata e realizzata con jeep. Durante il viaggio di andata ci siamo fermati al bosco dell'incenso e alla città perduta di Ubar.
Alla fine si raggiunge il deserto di Rub al Khali, detto anche Quarto Vuoto (si sviluppa tra Oman, Yemen, Arabia Saudita ed e è il secondo deserto di sabbia più grande del mondo).
Camminare a piedi scalzi sulle dune è meraviglioso, visto che la sabbia è finissima (e a gennaio non scotta ancora dal caldo).
Scritta in data 22 gennaio 2019
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Paolo S
Castel San Giovanni, Italia295 contributi
mar 2018 • Coppie
Esperienza fantastica, ti rimane dentro un nostalgico ricordo..... camminare sulle soffici dune, le stesse cambiano colore di continuo a seconda dell’inclinazione del sole, poi la cena ed ammirare un fantastico cielo stellato intorno ad un falò.... poi la notte, quando il fuoco si spegne la via lattea Si rende protagonista... qualche ora di riposo e la magia dell’alba... per chi si ferma anche la notte consiglio di portarsi felpa e giubbotto, di notte e all’alba l’escursione termica è importante, a marzo siamo passati dai 29 gradi del pomeriggio ai 5 gradi prima del sorgere del sole...non potete assolutamente perdervi questa emozionante avventura.... consigliatissimo
Scritta in data 16 aprile 2018
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GenovaAnto
Provincia di Genova, Italia129 contributi
mar 2018 • Coppie
Trovate il tempo di andare a vedere il tramonto nel deserto.. ne vale assolutamente la pena per i colori che assume la sabbia
Scritta in data 6 aprile 2018
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GIOVANNA B
Lombardia, Italia8.196 contributi
feb 2018 • Coppie
Il Rub al Khali conosciuto con il nome di Quarto Vuoto è il secondo deserto di sabbia più grande del mondo. Siamo andati nel pomeriggio con la guida locale Mohammed, con un fuoristrada 4x4. Da Salalah abbiamo impiegato circa 2 ore. Una breve sosta al sito Archeologico di WUBAR quindi abbiamo proseguito per raggiungere il deserto. Un tappeto di dune sabbiose con spettacolari sfumature dal giallo al rosso ed il silenzio della natura. Abbiamo cavalcato le dune e Mohammed ha dato prova della sua abilità, infine arrivati in cima ci siamo fermati ad aspettare il tramonto. Il sole bruciava e la sabbia scottava,era fantastico passeggiare a piedi nudi sulla soffice
sabbia. Un fantastico pomeriggio in un luogo magico!
Scritta in data 1 marzo 2018
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.

Sara P
Gessate, Italia326 contributi
nov 2017 • Coppie
Il tramonto nel deserto è un'emozione che almeno una volta nella vita si deve provare. La sabbia pare zucchero a velo. E le dune ti catapultano in un altro mondo. Magico è lontano. La salita non è proprio agevolissima. Soprattutto per persone di una certa età. Ma ho visto che la curiosità ha spinto tutti ( piu o meno giovani) ad arrivare in cima. La nostra guida ci ha spiegato che Allah ha creato terreni con acqua aria e fuoco. Ma non sapendo cosa inserire li...l ha lasciato vuoto. Ed ecco il perché del nome. IL QUARTO VUOTO. molto affascinante.
Scritta in data 20 novembre 2017
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adrianotravels
trieste132 contributi
ott 2017 • Coppie
Naturalmente se si visita il sud dell'Oman passare due notti (periodo ideale) nel deserto denominato empty quarter è obbligatorio. Facendo base a Salalah considerate che per raggiungere un punto dove accamparsi saranno necessarie 2 o 3 orette. Ci sono molte guidie anche non omanite disponibili a organizzare un tour ma personalmente mi affiderei a gente del posto che conosca bene tutta la zona. In particolare consiglio Mussallem (uno dei primi a intraprendere questo tipo di escursioni già diversi anni fa) che fa base preso le sea arabian villas a Salalah. Loro dispongono di tende beduine che sistemano il giorno prima dell'arrivo e in un paio di campi hanno anche il bagno. Entrerete in contatto con la realtà beduina degli allevatori dei cammelli, e vi perderete nell'immensità del cielo stellato e del silenzio assoluto di queste zone. Personalmente abbiamo passato due notti in due posti diversi dormendo sotto le stelle direttamente. La sera quando le chiacchiere accanto al fuoco cessato e vi ritrovate da soli con voi stessi l'esperienza vi ripagherà pienamente.
Scritta in data 19 ottobre 2017
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.

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