Come tutte le isole costruite sul lago Titicaca, si fa fatica a capire se sono fatte per vera utilità alle famiglie locali, oppure per attirare i turisti, raccontare storie e vendere prodotti locali

Ci siamo recati sull’isola di Amantani per passare una notte ospiti di una famiglia locale. Al nostro arrivo, Robertina ci aspettava al porto e ci ha accompagnato nella nostra camera, una piccola stanza distaccata dalla sua casa, vicino a un bagno utilizzato solo da noi. Abbiamo pranzato con una zuppa di quinoa e patate e formaggio locale con riso e patate, tutto cucinato da loro. Cibo buonissimo e genuino. L’atmosfera è unica, sembra di essere fuori dal mondo reale, un mondo in cui ancora non esiste acqua corrente o elettricità. Le famiglie al momento hanno un piccolo pannello solare e di sera hanno delle piccole lampadine. Alla sera ci hanno servito un’altra zuppa di quinoa e un piatto di pasta con cipolle e patate, entrambi molto buoni. Successivamente ci hanno accompagnato alla festa locale organizzata per tutti gli ospiti delle famiglie locali; si balla vestiti con gli abiti tradizionali. Al mattino sveglia molto presto e colazione con pancake e pane fatto sull’isola. La famiglia è sempre stata disponibile, gentile e ci siamo sempre sentiti a nostro agio. Sono persone genuine e disponibili. Per quanto riguarda l’isola, si può fare una camminata di un’oretta fino ai tempi di Pachamama e Pachatata, abbastanza faticose a causa dell’altitudine elevata. Panorami molto belli e possibilità di vedere il tramonto da uno dei due templi. Esperienza super consigliata (non a chi è troppo schizzinoso).