Cascate Dell'Acquarossa
Cascate Dell'Acquarossa
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2.5
2 recensioni
Eccellente
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Molto buono
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Nella media
1
Scarso
1
Pessimo
0
tiziana f
4 contributi
ott 2022 • Amici
Le Cascate dell'Acqua Rossa potrebbero essere molto belle e interessanti, ma il sentiero che vi conduce è non curato e rischioso. C'è anche da dire che il parco archeologico dell'Acqua Rossa adiacente è chiuso al pubblico e l'ingresso, per quanto vigilato da telecamere, è ingombro di rifiuti.
Scritta in data 9 ottobre 2022
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
claudio d
Viterbo, Italia45.074 contributi
feb 2018 • Solo
Il posto meriterebbe: una bella cascata, non alta, ma con un discreto fronte e spesso (in base alle piogge) con una bella portata; l'intensa colorazione arancione delle rocce, dovuta alla composizione dell'acqua della vicina sorgente, ricca di ferro; i resti di una vecchia costruzione (probabilmente un mulino) di cui la vegetazione se ne sta impossessando. E poi facilmente raggiungibile.
Peccato però per l'inciviltà dei soliti ignoti, che usano questo posto incantevole per una discarica a cui si aggiunge l'inerzia del comune (se a quest'ultimo mancano i soldi per riparare le buche delle strade, figuriamoci se potrà mandare qualcuno a ripulire un sito di campagna). La mancata manutenzione sta facendo anche scomparire il sentiero che aggira i resti del citato presunto mulino.
Oltre alla cascata qui vi è la menzionata sorgente, di origine ovviamente vulcanica, con acqua ipotermale che sgorga ad una temperatura di 22-24 gradi, molto ricca in acido carbonico e ferro, per cui è classificata coma acqua carbonico-ferruginosa.
Sempre nei pressi, a pochi metri di distanza, vi è l'importantissima area archeologica dell'acqua rossa: resti di un abitato etrusco distrutto intorno al 550 a.C., i cui reperti, frutto degli scavi svedesi, si trovano al museo archeologico nazionale etrusco della Rocca Albornoz, a Viterbo; si estendeva sul declivio posto proprio sopra alla cascata: il sentiero d'ingresso si trova a sx. appena oltre il ponte che traversa il fosso dell'acqua rossa (venendo dalla SP5-Teverina), pochi metri dopo il sentiero che porta alla cascata.
Per raggiungere quest'ultima:
da Viterbo immettersi sulla sp5-Teverina (che all'inizio porta il nome di via Francesco Baracca) e proseguire per circa 6km, girando a dx al bivio per Bagnaia-Vitorchiano (la sp5 dopo il 5° kilometro diventa un rettilineo che scende verso il basso per poi risalire: proprio nel punto più basso, prima dell'inizio della salita, si trova il citato bivio a dx, mentre a sx vi è un grande ristorante; impossibile sbagliarsi); appena girati a dx, dopo 300 metri circa la strada passa il ponte sul fosso acquarossa: parcheggiate prima del ponte e inoltratevi per qualche decina di metri sul sentiero che trovate a sx e giungerete subito ai ruderi del mulino e alla cascata. Se proseguite il sentiero per pochi metri dopo la cascata, costeggiando il fosso, arriverete alla sorgente (alla sx del sentiero).
Peccato però per l'inciviltà dei soliti ignoti, che usano questo posto incantevole per una discarica a cui si aggiunge l'inerzia del comune (se a quest'ultimo mancano i soldi per riparare le buche delle strade, figuriamoci se potrà mandare qualcuno a ripulire un sito di campagna). La mancata manutenzione sta facendo anche scomparire il sentiero che aggira i resti del citato presunto mulino.
Oltre alla cascata qui vi è la menzionata sorgente, di origine ovviamente vulcanica, con acqua ipotermale che sgorga ad una temperatura di 22-24 gradi, molto ricca in acido carbonico e ferro, per cui è classificata coma acqua carbonico-ferruginosa.
Sempre nei pressi, a pochi metri di distanza, vi è l'importantissima area archeologica dell'acqua rossa: resti di un abitato etrusco distrutto intorno al 550 a.C., i cui reperti, frutto degli scavi svedesi, si trovano al museo archeologico nazionale etrusco della Rocca Albornoz, a Viterbo; si estendeva sul declivio posto proprio sopra alla cascata: il sentiero d'ingresso si trova a sx. appena oltre il ponte che traversa il fosso dell'acqua rossa (venendo dalla SP5-Teverina), pochi metri dopo il sentiero che porta alla cascata.
Per raggiungere quest'ultima:
da Viterbo immettersi sulla sp5-Teverina (che all'inizio porta il nome di via Francesco Baracca) e proseguire per circa 6km, girando a dx al bivio per Bagnaia-Vitorchiano (la sp5 dopo il 5° kilometro diventa un rettilineo che scende verso il basso per poi risalire: proprio nel punto più basso, prima dell'inizio della salita, si trova il citato bivio a dx, mentre a sx vi è un grande ristorante; impossibile sbagliarsi); appena girati a dx, dopo 300 metri circa la strada passa il ponte sul fosso acquarossa: parcheggiate prima del ponte e inoltratevi per qualche decina di metri sul sentiero che trovate a sx e giungerete subito ai ruderi del mulino e alla cascata. Se proseguite il sentiero per pochi metri dopo la cascata, costeggiando il fosso, arriverete alla sorgente (alla sx del sentiero).
Scritta in data 28 febbraio 2018
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
Buongiorno vorrei sapere da dove si entra per poterle visitare. Ci sono passata qualche giorno fa x andare a Bagnoregio e l’accesso dalla strada principale adiacente è bloccata da un cancello privato.
Scritta in data 23 aprile 2018
Vorrei sapere da dove si può accedere x poterle visitare. Dalla strada principale adiacente ora c’è un cancello che ne vieta l’accesso...
Scritta in data 23 aprile 2018
Buongiorno.
Il cancello a cui ti riferisci è forse quello relativo all'accesso all'area archeologica con gli scavi svedesi della città etrusca dell'Acquarossa, che si trovano sul poggio che sovrasta la cascata omonima.
Per accedere alle cascate (e ai ruderi del molino) va preso il sentiero che ho descritto nella mia recensione; ci sono 2 vie di accesso al suddetto sentiero, entrambe si trovano a sx sulla strada Pian del Cerro prima del ponte sul fosso Acquarossa (sempre che la suddetta strada sia stata presa dalla provinciale Teverina, ovvero la strada che collega Viterbo con Celleno e Bagnoregio; se si percorre invece la strada Pian del Cerro venendo da Vitorchiano/Bagnaia l'accesso è sulla dx dopo il ponte): la prima via di accesso si trova 20/30 metri prima dell'inizio del guard rail del citato ponte, in corrispondenza del cartello turistico della fonte dell'Acquarossa (non potete sbagliare perchè vi è anche un cartello di divieto di scarico e, in barba al divieto, troverete una discarica di spazzatura che va oltrepassata); la seconda via di accesso è proprio in corrispondenza del ponte, pochi cm prima di inizio del guard rail e questa può essere anche percorsa in auto per 20 metri circa.
Entrambe le vie che ho citato si congiungono in corrispondenza del sentiero che porta alla fonte e alla cascata (e al molino). Stiamo parlando in tutto di qualche decina di metri (il rumore delle cascate si sente anche dal ponte).
Spero di essere stato chiaro.
Ciao.
Scritta in data 1 maggio 2018
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