Basilica di San Tommaso Apostolo
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4.5
120 recensioni
Eccellente
66
Molto buono
38
Nella media
14
Scarso
2
Pessimo
0
Vale1308
Forli, Italia797 contributi
giu 2023 • Amici
Ebbene dal 1258 sono qui conservate le reliqui del santo apostolo trafugate dopo diverse peripezzie dll'isola di Chios Al suo interno il museo diocesiano di arte sacra
Scritta in data 17 agosto 2023
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Stefano V
Fossalta di Portogruaro, Italia601 contributi
giu 2023
La maestosa cattedrale di San Tommaso sorge al centro di Ortona. La chiesa, costruita sulle rovine di un tempio pagano dedicato a Giano del secolo VI, ha subito varie distruzioni e rifacimenti nel corso dei secoli. Il tempio si presenta con uno schema longitudinale che sembra seguire il modello delle grandi basiliche pugliesi. Dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale, il tempio fu ricostruito frammentariamente e dell’antico splendore sono visibili i due portali del XIII secolo, alcuni elementi architettonici del XIV sec., l’antica sagrestia, la Cappella del S.S. Sacramento con i bassorilievi dell’ortonese Perez e quella di San Tommaso, adornata da ceramiche di Tommaso Cascella. Dal 1258 la cattedrale, inoltre, custodisce, nella cripta, le reliquie dell’apostolo Tommaso, protettore della città, e la pietra tombale in calcedonio trafugata a Chios, isola dell’Egeo, dall’ortonese Leone nel corso di un’azione militare. Sul finire del 1570 assurse alla dignità di cattedrale e il 23 dicembre 1859, con Bolla di Pio IX, fu insignita del titolo di Basilica Minore.
Scritta in data 1 luglio 2023
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ShagrathTM
Abbadia San Salvatore, Italia544 contributi
apr 2023
Qui abbiamo un bel portale gotico e alcune cornici sempre gotiche sulla facciata, dove però le murature in mattoni faccia-vista stonano, dando l'impressione di essere un'opera non rifinita. All'interno nulla di entusiasmante, una navata barocca elegante con ai lati due cappelle finemente decorate. Si pensi che questa chiesa, che potrebbe apparire dopotutto una chiesa di paese come molte, senza lodi e senza infamie, contiene la tomba di San Tommaso (proprio quel San Tommaso, apostolo di Cristo, il cui corpo, dopo essere stato sepolto in India, è stato riesumato e poi portato per vie traverse fino a qui). Solo per questo mi aspettavo di più, dopotutto.
Scritta in data 11 aprile 2023
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alisei-net
Bologna, Italia904 contributi
ott 2022
E’ una delle principali chiese di Ortona, realizzata nel XIII secolo sul sito di una chiesa preesistente. La cattedrale ha subito numerose modifiche e ampliamenti nel corso dei secoli. La facciata è caratterizzata da un bel portale d'ingresso strombato in stile gotico realizzato con pietra chiara che presenta Maria con il Bambino, affiancata da due Santi, sulla lunetta e diverse colonnine riccamente lavorate oggi solo in parte visibili dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale. L'interno della cattedrale è a navata unica, con sei cappelle laterali che ospitano altari e dipinti di diversi periodi storici. Interessante il coro ligneo del XVI secolo, con intagli pregevoli e dipinti su tavola raffiguranti scene della vita di San Tommaso Apostolo. Ammirevoli le cupole con affreschi e altorilievi disposti a mattonelle che rappresentano scene religiose. Da non perdere la Cappella del Santissimo Sacramento con stucchi e pregevoli altorilievi della prima metà dell'Ottocento con una bella “Ultima Cena” come pala d'altare. Nella cripta sottostante l’altare maggiore sono conservate le reliquie di San Tommaso Apostolo.
Scritta in data 5 marzo 2023
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RVinside
Roma, Italia49 contributi
ago 2022 • Famiglia
Bellissima basilica con le reliquie di San Tommaso Apostolo. I mosaici e la cripta sono suggestivi. Merita sicuramente una visita
Scritta in data 17 agosto 2022
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Arcangelo Angelisanti
Ferentino, Italia134 contributi
set 2021
Parroco gentile siamo andati quando stasa per iniziare le S. Messa e ha consigliato di vistare prima il castello nelle vicinanze e poi ripassare per una visita e un momento di raccoglimento nella tomba di S. Tommaso , La chiesa offre spunti di archeologia bellissimi.
Scritta in data 5 ottobre 2021
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IncreduloViaggiatore
Bari, Italia221 contributi
ago 2021
Bellissimo portale di ingresso... l’interno sembra invece avere interesse minore. La cupola è il faro per orientarsi ad Ortona...
Scritta in data 12 agosto 2021
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Tommaso612
Roma, Italia536 contributi
giu 2021
Preceduta da un tempio pagano, forse dedicato a Giano Bifronte, e da una chiesa altomedioevale poi distrutta dai normanni, la cattedrale di Ortona fu costruita nel XII secolo; inizialmente l’edificio fu dedicato a Santa Maria degli Angeli. Nei secoli successivi la cattedrale fu distrutta diverse volte: nel XVI secolo dai Turchi quando saccheggiarono la cittadina; dai soldati napoleonici che invasero la Penisola agli inizi dell’Ottocento; infine, dai bombardamenti tedeschi nel corso della II Guerra Mondiale: ogni volta la chiesa fu pazientemente ricostruita, talvolta recuperando dalle macerie gli originali materiali.
La facciata della Basilica, inizialmente in forme romaniche, assunse sembianze barocche a seguito dei rifacimenti seicenteschi; l’attuale aspetto dell’edificio, dovuto all’ultima ricostruzione del 1949, è un’imitazione più o meno riuscita delle forme che esso avrebbe avuto nel Medioevo. Nell’occasione l’ingresso principale, ricostruito con alcuni elementi originali (facilmente riconoscibili per il colore scuro e la fine lavorazione) fu spostato sulla parete laterale, mentre la cupola fu riedificata, sebbene più alta e più stretta, nello stesso stile baroccheggiante della precedente. Il massiccio torrione medioevale che prima della guerra si ergeva a sinistra della facciata, raso al suolo dalle bombe, non fu invece più ricostruito. L’interno della chiesa, anch’esso largamente rielaborato nel dopoguerra, evidenzia eleganti linee neoclassiche sovrastate dalla candida volta a botte dell’unica navata.
Secondo la tradizione, San Tommaso Apostolo fu martirizzato e sepolto in India Meridionale; successivamente, su iniziativa di vari imperatori bizantini, le sue spoglie furono trasferite dapprima a Edessa, in Asia Minore, e da qui, per proteggerle dell’espansione islamica, esse raggiunsero poi l’isola di Chio, situata nei pressi della costa turca. Nel 1258 alcuni marinai ortonesi, sfruttando i contrasti tra l’Impero romano d’Oriente e la Repubblica di Venezia (sfociati in una guerra aperta) trafugarono la salma da Chio con un audace colpo di mano e la consegnarono alle autorità religiose della loro città. Da allora le presunte spoglie di San Tommaso sono conservate in questa cattedrale, che fu di conseguenza intitolata all’apostolo stesso. Le reliquie consistono nel cranio, custodito in un prezioso busto d’argento con le immaginarie fattezze del personaggio, e in altre ossa raccolte in un’urna di metallo dorato. I reperti ossei, fortunosamente intatti dopo anni e anni di devastazione e saccheggi, sono stati recentemente oggetto di alcune indagini scientifiche che ne hanno confermato l’appartenenza ad un individuo di sesso maschile, di 60 anni circa, la cui morte sarebbe compatibile con quella riferita dalla tradizione (uccisione a colpi di lancia). Il busto argenteo si trova nella Cappella di San Tommaso, dentro un tabernacolo; l’urna è invece collocata in una cripta di fattura moderna, sotto l’altare. Nel piccolo museo allestito all’interno della cattedrale è visibile, tra altri reperti, l’originale pietra tombale del santo, con la sua effige in bassorilievo e il suo nome scritto in caratteri greci. Per inciso, altre reliquie del personaggio, compatibili con queste, sono custodite nella Cattedrale di San Nicola a Bari.
San Tommaso, l’apostolo pessimista e dubbioso descritto in alcuni passi del Vangelo di San Giovanni, protettore degli architetti, dei geometri e dei muratori (perché pare che in India, oltre a diffondere il messaggio evangelico, si sia impegnato anche in attività edilizie) è il Patrono di Ortona. Si festeggia il primo sabato di maggio, con la cerimonia del cosiddetto “Perdono”, in ricordo dell’indulgenza plenaria che papa Sisto IV concesse ai numerosi pellegrini che visitavano la cattedrale. La domenica successiva, al simulacro del Santo portato in solenne processione per le vie della cittadina, vengono simbolicamente offerti i migliori prodotti alimentari della zona. In ricordo della traslazione delle reliquie, si allestisce anche una coloratissima sfilata di barche davanti al porto.
La facciata della Basilica, inizialmente in forme romaniche, assunse sembianze barocche a seguito dei rifacimenti seicenteschi; l’attuale aspetto dell’edificio, dovuto all’ultima ricostruzione del 1949, è un’imitazione più o meno riuscita delle forme che esso avrebbe avuto nel Medioevo. Nell’occasione l’ingresso principale, ricostruito con alcuni elementi originali (facilmente riconoscibili per il colore scuro e la fine lavorazione) fu spostato sulla parete laterale, mentre la cupola fu riedificata, sebbene più alta e più stretta, nello stesso stile baroccheggiante della precedente. Il massiccio torrione medioevale che prima della guerra si ergeva a sinistra della facciata, raso al suolo dalle bombe, non fu invece più ricostruito. L’interno della chiesa, anch’esso largamente rielaborato nel dopoguerra, evidenzia eleganti linee neoclassiche sovrastate dalla candida volta a botte dell’unica navata.
Secondo la tradizione, San Tommaso Apostolo fu martirizzato e sepolto in India Meridionale; successivamente, su iniziativa di vari imperatori bizantini, le sue spoglie furono trasferite dapprima a Edessa, in Asia Minore, e da qui, per proteggerle dell’espansione islamica, esse raggiunsero poi l’isola di Chio, situata nei pressi della costa turca. Nel 1258 alcuni marinai ortonesi, sfruttando i contrasti tra l’Impero romano d’Oriente e la Repubblica di Venezia (sfociati in una guerra aperta) trafugarono la salma da Chio con un audace colpo di mano e la consegnarono alle autorità religiose della loro città. Da allora le presunte spoglie di San Tommaso sono conservate in questa cattedrale, che fu di conseguenza intitolata all’apostolo stesso. Le reliquie consistono nel cranio, custodito in un prezioso busto d’argento con le immaginarie fattezze del personaggio, e in altre ossa raccolte in un’urna di metallo dorato. I reperti ossei, fortunosamente intatti dopo anni e anni di devastazione e saccheggi, sono stati recentemente oggetto di alcune indagini scientifiche che ne hanno confermato l’appartenenza ad un individuo di sesso maschile, di 60 anni circa, la cui morte sarebbe compatibile con quella riferita dalla tradizione (uccisione a colpi di lancia). Il busto argenteo si trova nella Cappella di San Tommaso, dentro un tabernacolo; l’urna è invece collocata in una cripta di fattura moderna, sotto l’altare. Nel piccolo museo allestito all’interno della cattedrale è visibile, tra altri reperti, l’originale pietra tombale del santo, con la sua effige in bassorilievo e il suo nome scritto in caratteri greci. Per inciso, altre reliquie del personaggio, compatibili con queste, sono custodite nella Cattedrale di San Nicola a Bari.
San Tommaso, l’apostolo pessimista e dubbioso descritto in alcuni passi del Vangelo di San Giovanni, protettore degli architetti, dei geometri e dei muratori (perché pare che in India, oltre a diffondere il messaggio evangelico, si sia impegnato anche in attività edilizie) è il Patrono di Ortona. Si festeggia il primo sabato di maggio, con la cerimonia del cosiddetto “Perdono”, in ricordo dell’indulgenza plenaria che papa Sisto IV concesse ai numerosi pellegrini che visitavano la cattedrale. La domenica successiva, al simulacro del Santo portato in solenne processione per le vie della cittadina, vengono simbolicamente offerti i migliori prodotti alimentari della zona. In ricordo della traslazione delle reliquie, si allestisce anche una coloratissima sfilata di barche davanti al porto.
Scritta in data 6 luglio 2021
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franco p
Roma, Italia728 contributi
ott 2020 • Amici
Distrutta e ricostruita. Meglio l'esterno che l'interno. Custodisce le spoglie di San Tommaso patrono della città.
Scritta in data 4 ottobre 2020
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Claudio B
Bologna, Italia23 contributi
giu 2020
Ricostruita dopo i bombardamenti dell'ultima guerra mondiale, ha conservato un suo fascino, conserva le reliquie di San Tommaso Apostolo, merita una visita accurata.
Scritta in data 25 settembre 2020
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giuliodemarco95
Fossacesia, Italia
Spero che qualcuno dell'amministrazione comunale di Ortona mi legga, togliete quel parcheggio osceno nella piazza della cattedrale, fate divenire il centro ZTL. Ripristinate quella bella fontana in ghisa che era presente sino alla guerra. Un parcheggio selvaggio davanti a una cattedrale? Ma siamo matti!
Scritta in data 29 novembre 2019
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