Chiesa di San Francesco d'Assisi all'Immacolata
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4.5
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Chiesa di San Francesco d'Assisi all'Immacolata: i modi migliori per scoprire questo luogo di interesse e le attrazioni nelle vicinanze
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Quartiere: Centro Catania
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4.5
71 recensioni
Eccellente
34
Molto buono
30
Nella media
5
Scarso
0
Pessimo
2
Giovanni B.
Milano, Italia156 contributi
ago 2024 • Coppie
Bella chiesa, sicuramente l'interno è molto interessante. Ma è domenica, Agosto, tutto chiuso. La maggior parte delle chiese rimane chiusa anche le domeniche d'Agosto, oltre che nei giorni infrasettimanali.
Le città sono piene di turisti, ma le chiese sono chiuse. La curia farebbe forse meglio a vendere qualche chiesa, piuttosto che tenerla chiusa come un garage inutilizzato, se non ha risorse per pagare qualche studente che la tenga aperta e racconti la storia ai turisti (come talvolta avviene, per fortuna).
Le città sono piene di turisti, ma le chiese sono chiuse. La curia farebbe forse meglio a vendere qualche chiesa, piuttosto che tenerla chiusa come un garage inutilizzato, se non ha risorse per pagare qualche studente che la tenga aperta e racconti la storia ai turisti (come talvolta avviene, per fortuna).
Scritta in data 11 agosto 2024
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
Aristofane
Roma21.384 contributi
apr 2023
La chiesa di San Francesco d'Assisi all'Immacolata, o semplicemente San Francesco, è una delle molte chiese barocche di pregio del centro di Catania, e si trova nella piazza dedicata anch'essa al santo assisano, in prossimità della casa-museo di Bellini e di fronte al monumento al cardinale Dusmet.
La facciata, solenne e imponente, domina la piazza che è uno dei punti quasi obbligati di passaggio a Catania, costituendo il raccordo fra la monumentale Via dei Crociferi e l'arteria di traffico Via Vittorio Emanuele. Sempre la facciata è probabilmente il miglior biglietto da visita della chiesa, che all'interno è bella ma non spicca per ornamentazioni o opere d'arte particolari. L'ingresso è libero e gratuito, e a quanto pare non è difficile trovare il portale aperto, al contrario che in altre chiese di Via dei Crociferi.
La facciata, solenne e imponente, domina la piazza che è uno dei punti quasi obbligati di passaggio a Catania, costituendo il raccordo fra la monumentale Via dei Crociferi e l'arteria di traffico Via Vittorio Emanuele. Sempre la facciata è probabilmente il miglior biglietto da visita della chiesa, che all'interno è bella ma non spicca per ornamentazioni o opere d'arte particolari. L'ingresso è libero e gratuito, e a quanto pare non è difficile trovare il portale aperto, al contrario che in altre chiese di Via dei Crociferi.
Scritta in data 12 maggio 2023
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salvatore700
Magenta, Italia9.343 contributi
mar 2023
Interno a croce latina ripartito in tre navate divisi da massicci pilastri sovrapposte da archi a tutto sesto. La navata centrale coperta da una volta a botte su marcapiano perimetrale, decorata finemente e finestre laterali. Le navate laterali illuminate da cupole finestrate lateralmente. Nell'abside dell'altare maggiore decori a stucco e dipinti.
Scritta in data 26 aprile 2023
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angela0809
Genova, Italia2.918 contributi
set 2021
Domina con la bianca facciata di pietra calcare il piazzale omonimo. Per giungere al sagrato si percorre una scalinata in pietra dell’Etna e sulla balaustra si ergono quattro imponenti statue di Santi. Bianco anche l’interno con stucchi. Tutte le cappelle presentano altari ben conservati con dipinti di varie epoche.
Scritta in data 17 luglio 2022
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spedubec
Bologna, Italia5.329 contributi
mag 2022
Questa chiesa si trova nella parte più bassa di via dei Crociferi. Ci si arriva quindi dopo aver percorso quella via, la più bella di Catania, già con gli occhi pieni di monumentalità barocche di eccellenza. Si accede a questa chiesa a tre navate da una scalinata. Splendida la facciata. L'interno è sovente pieno di fiori grazie ai frequenti matrimoni che si celebrano qui.
Scritta in data 24 maggio 2022
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Emy b
Catanzaro, Italia17.194 contributi
ott 2021 • Amici
Centralissima chiesa molto gettonata per i matrimoni risulta costruita su un antico tempio ed è stata più volte rimaneggiata.
Scritta in data 4 ottobre 2021
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Tony seguenzia
Sicilia, Italia265 contributi
apr 2020
Sicuramente tutte le città dove sono stato e dove sarò, potranno coccolarmi... ma niente sarà mai come gurdare la mia città dal balcone della casa di Vincenzo Bellini... anche lui esule ed innamorato dei rumori, dei colori della sua Catania... e tutto questo si trasporta nelle sue opere ed ha il sapore dolce dei pesci appena pescati ed amaro come la lava... ogni volta che torno Catania una gioia mi pervade e penso alla mia felice giovane curiosità che mi appagava... sogno di tornare la tutti i giorni, a vivere ogni suo angolo, sprofondando in tutti i miei pensieri per poi, finalmente, rinascere ad anonimo e consapevole innamorato di Sicilia!
Scritta in data 28 agosto 2020
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Vincenzo C
Calolziocorte, Italia19.785 contributi
ago 2019
La chiesa è ubicata nel centro storico nell’omonima piazza, dove s’incrociano Via Crociferi e Via Vittorio Emanuele II.
Venne realizzata, con annesso convento, nella prima metà del XIV secolo, su un preesistente tempio pagano dedicato alla dea Minerva, per volontà della regina Eleonora D’Angiò (qui sepolta), moglie di Federico II d’Aragona, come ex-voto per il pericolo scampato dall’eruzione dell’Etna. Fu ricostruita nella prima metà del XVIII secolo dopo il disastroso terremoto del 1693, rifacendo la facciata in stile barocco. L’opera fu completata nella prima metà del XIX secolo.
Preceduto da una scalinata centrale in pietra lavica, il sagrato è racchiuso da due eleganti balaustre di marmo, poggiate su blocchi di pietra lavica, collegate tra di loro da una cancellata in ferro battuto, intervallate da 4 statue su basamenti (San Giuseppe da Copertino, Sant'Agata, Santa Chiara d'Assisi e San Bonaventura) e sormontate da 6 pinnacoli (2 per ogni lato esterno e 2 ai lati della cancellata). La facciata è costituita da due ordini. Nel primo sono presenti 8 possenti e maestose semicolonne composite, 2 sui lati esterni e 2 gruppi da 3 ai lati del portale centrale, che sorreggono l’elegante trabeazione dentellata; il portale centrale è sormontato da un timpano semicircolare, mentre quelli laterali sono sormontati da timpani triangolari e, sopra di essi, ci sono 2 finestre. Nel secondo ordine si può notare al centro, tra 2 gruppi di semicolonne corinzie (3 per lato), la statua dell'Immacolata Concezione con due angioletti ai suoi lati, racchiusa tra 2 semicolonne corinzie, preceduta da un finestrone con arco a tutto sesto ribassato, seguita da un cancelletto convesso in ferro battuto e adornato da 2 lampioncini; ai lati della statua della Madonna svettano le 2 torri campanarie con cupola che sono costituite da due corpi sovrapposti quadrangolari, ornati da balaustre e aperture ad arco e circolari; le statue di Sant’Antonio di Padova e San Francesco d’Assisi, poste su alti basamenti ai lati delle torri, completano il secondo ordine. Sopra la statua della Madonna, il prospetto è completato dall’elegante frontone triangolare, al centro del quale sono scolpite le insegne di San Francesco, e dalla cuspide con la croce.
L’interno è a croce latina con tre navate suddivise da 6 arcate a tutto sesto poggianti su possenti pilastri. E’ ricco di opere d'arte di artisti siciliani. Segnalerei la statua lignea dell’Immacolata Concezione di Girolamo Bagnasco del XVIII secolo, posta nella navata destra; poi il presbiterio con lo stupendo altare maggiore policromo del XVI secolo e l’organo sul quale si esercitava da piccolo Vincenzo Bellini che abitava nel palazzo di fronte alla chiesa (oggi Museo Belliniano).
Venne realizzata, con annesso convento, nella prima metà del XIV secolo, su un preesistente tempio pagano dedicato alla dea Minerva, per volontà della regina Eleonora D’Angiò (qui sepolta), moglie di Federico II d’Aragona, come ex-voto per il pericolo scampato dall’eruzione dell’Etna. Fu ricostruita nella prima metà del XVIII secolo dopo il disastroso terremoto del 1693, rifacendo la facciata in stile barocco. L’opera fu completata nella prima metà del XIX secolo.
Preceduto da una scalinata centrale in pietra lavica, il sagrato è racchiuso da due eleganti balaustre di marmo, poggiate su blocchi di pietra lavica, collegate tra di loro da una cancellata in ferro battuto, intervallate da 4 statue su basamenti (San Giuseppe da Copertino, Sant'Agata, Santa Chiara d'Assisi e San Bonaventura) e sormontate da 6 pinnacoli (2 per ogni lato esterno e 2 ai lati della cancellata). La facciata è costituita da due ordini. Nel primo sono presenti 8 possenti e maestose semicolonne composite, 2 sui lati esterni e 2 gruppi da 3 ai lati del portale centrale, che sorreggono l’elegante trabeazione dentellata; il portale centrale è sormontato da un timpano semicircolare, mentre quelli laterali sono sormontati da timpani triangolari e, sopra di essi, ci sono 2 finestre. Nel secondo ordine si può notare al centro, tra 2 gruppi di semicolonne corinzie (3 per lato), la statua dell'Immacolata Concezione con due angioletti ai suoi lati, racchiusa tra 2 semicolonne corinzie, preceduta da un finestrone con arco a tutto sesto ribassato, seguita da un cancelletto convesso in ferro battuto e adornato da 2 lampioncini; ai lati della statua della Madonna svettano le 2 torri campanarie con cupola che sono costituite da due corpi sovrapposti quadrangolari, ornati da balaustre e aperture ad arco e circolari; le statue di Sant’Antonio di Padova e San Francesco d’Assisi, poste su alti basamenti ai lati delle torri, completano il secondo ordine. Sopra la statua della Madonna, il prospetto è completato dall’elegante frontone triangolare, al centro del quale sono scolpite le insegne di San Francesco, e dalla cuspide con la croce.
L’interno è a croce latina con tre navate suddivise da 6 arcate a tutto sesto poggianti su possenti pilastri. E’ ricco di opere d'arte di artisti siciliani. Segnalerei la statua lignea dell’Immacolata Concezione di Girolamo Bagnasco del XVIII secolo, posta nella navata destra; poi il presbiterio con lo stupendo altare maggiore policromo del XVI secolo e l’organo sul quale si esercitava da piccolo Vincenzo Bellini che abitava nel palazzo di fronte alla chiesa (oggi Museo Belliniano).
Scritta in data 4 maggio 2020
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TURISTA JO 🏖🇮🇹
Italia2.216 contributi
dic 2019
Finalmente siamo riusciti a visitarla, durante la festa della Madonna Immacolata, bella la sua scalinata e di pregio il suo interno, complimenti per il gran presepe.
Scritta in data 21 gennaio 2020
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Achille F
Ravenna, Italia8.676 contributi
set 2019
Durante la nostra lunga passeggiata per Catania, abbiamo incontrato la Chiesa di San Francesco D'Assisi all'Immacolata ed abbiamo apprezzato la facciata, con le semicolonne che creano effetti di chiaro-scuro.
All’interno abbiamo trovato molto bella la statua di legno custodita nella cappella destra del presbiterio che raffigura la Vergine, infine abbiamo apprezzato le candelore, utilizzate per la sfilata lungo le strade della città, durante la festa di Sant’Agata.
Visita consigliata.
All’interno abbiamo trovato molto bella la statua di legno custodita nella cappella destra del presbiterio che raffigura la Vergine, infine abbiamo apprezzato le candelore, utilizzate per la sfilata lungo le strade della città, durante la festa di Sant’Agata.
Visita consigliata.
Scritta in data 11 ottobre 2019
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